Il Municipio «esplorerà l'ipotesi» di un futuro primo d’agosto animato dai droni.
«C’è anche, rispetto ai fuochi, un potenziale di risparmio possibile», sottolinea Nicola Bianchi, responsabile della DroneAir di Lodrino.
LUGANO - Niente fuochi per il primo d’agosto. Ma uno sciame di droni. Lugano, guardando al futuro, ci sta pensando. «Il Municipio è aperto alle innovazioni e andrà a esplorare la possibilità», così Tiziano Galeazzi, dopo aver proposto l'idea e averne discusso, proprio ieri, con i colleghi dell’Esecutivo comunale. «Il tutto», sottolinea però, «verrà valutato prendendo in considerazione variabili sia finanziarie che tecniche».
Un’azienda locale, nel frattempo, sarebbe già pronta a organizzare un vero e proprio drone lights show: la DroneAir di Lodrino. «Abbiamo sviluppato il progetto negli ultimi mesi» spiega il responsabile Nicola Bianchi, «parlando anche con Comuni potenzialmente interessati. Ora siamo pronti».
Certo, scegliere i droni invece dei fuochi significherebbe rispettare di più ambiente e animali e limitare il pericolo d'incendi in caso di siccità. Ma, assicura Bianchi, la transizione potrebbe portare anche a un concreto risparmio finanziario. «Secondo le nostre valutazioni, le cifre di spesa, rispetto a quanto viene attualmente investito per i fuochi d’artificio, dovrebbero essere minori. O, in ogni caso, non superiori». Enti privati, precisa poi Bianchi, parteciperebbero sicuramente più volentieri ai costi, essendo uno spettacolo sostenibile e innovativo.
I droni, precisa infine Christian Righinetti, istruttore di DroneAir, sono poi più dinamici e adatti alla personalizzazione rispetto ai fuochi: «Si può comporre qualsiasi tipo di figura e creare uno spettacolo veramente particolare».