La comunicazione è stata data durante la conferenza stampa. «Non riesco più a immaginarmi nella posizione di Vescovo».
LUGANO - Mancava solo l'ufficialità, arrivata durante la conferenza stampa di questa mattina organizzata nella sala riunioni della curia: Valerio Lazzeri non è più il vescovo di Lugano.
La decisione, come spiegato dal diretto interessato, è arrivata «dopo un lungo discernimento» e «un percorso personale». Non sono stati anni facili, contraddistinti dal Covid, da alcune difficoltà economiche vissute dalla Diocesi e dai fatti di cronaca aventi come protagonisti i sacerdoti ticinesi. Ma, come sottolineato dallo stesso Lazzeri, la sua scelta non è direttamente legata a questi fatti, sebbene abbia ammesso un peso derivante dall'essersi dovuto occupare della gestione finanziaria e amministrativa. La santa sede ha designato come amministratore apostolico Alain De Raemy, vescovo ausiliare della Diocesi di Losanna, Ginevra e Friburgo.
«Sono consapevole del peso e dello smarrimento che la decisione da me presa provocherà in tante persone - ha spiegato Lazzeri visibilmente emozionato-. A tutti chiedo perdono. Il Santo Padre ha accettato la mia rinuncia spontanea. In questo tempo difficile e impegnativo, ho avuto momenti e incontri indimenticabili. Con sincerità e totale trasparenza, dopo il tempo passato insieme, è andata crescendo una fatica interiore che mi ha tolto lo slancio e la serenità necessari per guidare la chiesa. Dopo lungo discernimento, ho ritenuto necessario, per il bene di tutti, rimettere il mandato nelle mani del Santo Padre».
L'ex guida della diocesi si è detto «addolorato per il disagio, ma anche sereno e convinto di non potere, in coscienza, agire diversamente. Conto sulla vostra comprensione e la vicinanza avuta in questi anni di episcopato. In me non c'è amarezza, ma solo tenerezza. Ora si apre una fase nuova, dedicata al silenzio, alla ricerca personale, alla riflessione e allo studio». Il nunzio apostolico Martin Krebs ha letto il decreto che ha annunciato la designazione come nuovo amministratore apostolico pro tempore Alain De Raemy,
«Vorrei fare in modo che il tempo vacante non sia sinonimo di vuoto - ha commentato il vescovo ausiliare di Losanna, Ginevra e Friburgo - da subito, sarò a Lugano. Qui è la mia casa, e lo dico anche in senso più ampio, abbracciando tutta la diocesi. Mi sono posto l'obiettivo di conoscere e fare visita alle parrocchie e a tutte le realtà, in totale trasparenza e dando un nome a tutti voi. Grazie per avermi ascoltato, ora tocca a me». Nel suo intervento, ha salutato Lazzeri, rimarcando l'affetto e la stima verso l'ex vescovo. «Scusate in anticipo per le mancanze della mia personalità e del mio italiano - ha aggiunto De Raemy - non so ancora parlare il dialetto, ma prometto d'impararlo, almeno un pochino».
Come detto al termine della conferenza stampa, è ancora prematuro capire quanto resterà in carica De Raemy.