L'ex-sindaco di Chiasso Moreno Colombo ha sottoposto una petizione al DFGP
CHIASSO - Negli ultimi giorni si è spesso sentito parlare di questioni migratorie. In particolare, di potenziali alloggi per i migranti e di violenze all'interno del Centro federale d’asilo di Chiasso. Non è la prima volta che Tio/20Minuti si china sulla questione: a partire dall'annuncio dell'arrivo in Svizzera di 27'000 rifugiati entro il mese di settembre, il dibattito sulle questioni migratorie si è riacceso, e ha spinto la politica a mobilitarsi.
In prima linea, questa volta, l'ex-sindaco di Chiasso, Moreno Colombo, che in previsione dell'importante afflusso di rifugiati, ha sottoposto una petizione al Dipartimento Federale di Giustizia e Polizia (DFGP) per sollecitare l'intervento della Segreteria di Stato della migrazione (SEM) alla quale, secondo lui, sarebbe «mancata la lungimiranza».
Questo perché «già in questi mesi le forze dell'ordine (...) sono molto sollecitate a intervenire per situazioni insostenibili nel centro cittadino e nei parchi pubblici».
Colombo, quindi, chiede che la SEM organizzi - unitamente alla Consigliera federale Elisabeth Baume-Schneider - un incontro con il Consiglio di Stato e i comuni del Basso Mendrisiotto per sviluppare e definire il modus operandi per «quello che potrebbe diventare un complesso - ma previsto - autunno».
Già nel 2011, l'allora sindaco si era scagliato contro le autorità federali per il mancato sostegno alla municipalità e alla popolazione: «Accogliente Chiasso lo è sempre stata e lo sarà ancora, ma i fatti incresciosi, che si sono verificati anche nei giorni scorsi, stanno esasperando la popolazione che è al limite della sopportazione», aveva avvertito in merito alla sempre più precaria situazione sia all'interno che all'esterno del Centro federale d'asilo di Chiasso.