La Hot Chip Challenge è tornata virale grazie a TikTok. Ma alcuni negozi hanno deciso di sospendere la vendita del prodotto. Ecco perché...
ZURIGO - Dodici franchi per una confezione, all'interno una singola patatina (impacchettata), un guanto per afferrarla e diversi foglietti d'avvertimento. È questa la “Hot Chip” (letteralmente patatina rovente, ndr.) che circa due anni fa è diventato un vero e proprio fenomeno social. Ora, complici gli insondabili movimenti della rete, è ritornata in auge tanto in Svizzera quanto in Ticino. Di cosa si tratta esattamente?
Un nacho, nero, riempito del peperoncino più piccante al mondo (il Carolina Reaper, entrato nel Guinness dei primati), che brucia la gola come il fuoco. Il divertimento però non è privo di rischi, non poche persone sono dovute essere ricoverate in ospedale dopo la challenge. La “Hot Chip” è finita così nell'occhio della bufera. Critiche che hanno spinto il negozio svizzero Lolipop a sospendere la vendita. «Molti genitori si sono lamentati che i figli vomitavano continuamente», ha spiegato Züri Today Daniel Oetterli, responsabile della catena di dolciumi.
La goccia che ha fatto traboccare il vaso? Il caso di una scuola tedesca a Euskirchen dove 15 studenti, di età compresa tra dieci e undici anni, hanno sofferto di dolori addominali e nausea così forti, dopo la sfida, che la scuola è stata costretta a chiamare i servizi di emergenza.
E in Ticino?
Chi l'ha provata (peraltro sconsigliandola apertamente, da quanto era piccante) sono gli influencer e foodblogger ticinesi JunkFully.
Il duo ha comunque deciso di metterla a disposizione dei coraggiosi clienti del loro shop-burgeria luganese Fully. Dopo un po', ci confermano, la tendenza è relativamente rientrata per poi ritornare in auge in concomitanza con l'inizio delle scuole.
«Durante l'estate la domanda è scesa e attualmente non la vendiamo più», raccontano a tio.ch, «da qualche tempo però ce la stanno richiedendo e quindi abbiamo deciso di rimpolpare gli stock. Al prossimo rifornimento degli snack sarà di nuovo disponibile, e la venderemo».