Con le modifiche alla Lear alla Ltur, risulta impossibile affittare appartamenti o case di vacanza fuori zona edificabile
LOCARNO - Nel mese di ottobre dello scorso anno, l'Ente Regionale per lo Sviluppo del Locarnese e Valle Maggia pubblicava un "manifesto per i rustici" in cui si richiamava l'attenzione della comunità su una prossima e possibile perdita dell'eredità contadina - considerato lo stato di molte delle strutture ormai cadute in disuso. Oggi l'Ers-Lvm torna a prendere posizione riguardo «all'applicazione restrittiva delle nuove disposizioni legislative che toccano gli alloggi a uso turistico».
Da quando infatti nel febbraio del 2023 sono entrate in vigore le modifiche legislative alla Legge sul Turismo (LTur) e alla Legge sugli esercizi alberghieri e sulla ristorazione (Lear), ci sarebbe molta preoccupazione «in merito a nuovi disposti di legge che impediscono di fatto l’affitto di case o appartamenti di vacanza situati fuori zona edificabile, senza eccezioni, anche quando rientrano nel Piano di utilizzazione cantonale "Paesaggi con edifici e impianti protetti"», si legge in una nota odierna.
In sostanza, «un tale divieto corrisponde a una significativa diminuzione degli oggetti messi sul mercato con conseguente impatto negativo sullo sviluppo economico, sulla riscossione delle tasse di soggiorno che sostengono il turismo locale e sul rilancio socio-economico delle zone periferiche, che già fanno fronte a una seria decrescita demografica e alla diminuzione di posti di lavoro». L'Ente si chiede quindi se non c'è margine per trovare una soluzione «di equilibrio e di buon senso».
Richiama, in particolare, il contenuto del manifesto pubblicato lo scorso anno, in cui si invita a considerare il territorio fuori zona edificabile «come un patrimonio di valori, risorse e saperi che ci lega alla nostra tradizione e che deve non solo essere tutelato, ma anche valorizzato e rilanciato per non andare disperso. Ciò è possibile solo attraverso un nuovo approccio culturale alla montagna che crei nuove offerte legate al turismo sostenibile e all’economia del settore primario».
«Il rapporto con la natura e il paesaggio rendono la montagna e il territorio fuori zona edificabile un luogo di benessere privilegiato. Spetta non solo ai privati, ma anche agli enti pubblici operare affinché si instaurino nuovi circoli virtuosi positivi che contrastino il decadimento, a favore di reali opportunità di sviluppo per le zone discoste. Il Consiglio Regionale ERS-LVM, nella sua seduta del 5 ottobre, rinnova quindi l’invito generale all’azione sul tema dei rustici, rivolto in primis al Cantone, affinché nuove soluzioni coraggiose vengano perseguite in antitesi ai divieti e all’abbandono».