Due valli unite dal dolore dopo il disastro dello scorso weekend. Le lacrime dei due sindaci. E la voglia di ripartire.
PRATO SORNICO - Mercoledì 3 luglio. Quarto giorno dopo il disastro meteorologico che ha sconvolto l'alta Vallemaggia. A Prato Sornico, Lavizzara e Bavona si uniscono in un unico grande abbraccio. C'è tanta voglia di ricominciare. E per questo viene lanciata la raccolta fondi "Bavona e Lavizzara Ricostruiamo Insieme".
«Toccati in modo spaventoso» – «Siamo stati toccati in modo spaventoso dalla furia delle acque – spiega Gabriele Dazio, sindaco di Lavizzara ancora commosso –. Vorrei dedicare un attimo di silenzio alle persone morte e ai dispersi. In poche ore questo evento ha cancellato buona parte del nostro territorio. La lista dei danni è infinita. Dobbiamo fare tutto il possibile per affrontare la ricostruzione del nostro fantastico paesaggio».
«Bavona distrutta» – «La Valle Bavona è devastata – dice la sindaca di Cevio Wanda Dadò in lacrime –. Sarà inaccessibile per mesi. Molte persone sono state evacuate abbandonando tutto. In Valle Bavona oltre alle case di vacanza ci sono anche abitazioni primarie. Il danno maggiore l'abbiamo avuto a Fontana e Roseto. Sono irriconoscibili».
La notte della catastrofe – Doriano Donati, comandante dei pompieri della Lavizzara, rievoca quanto accaduto nella notte tra sabato e domenica. «Siamo stati allarmati per la prima volta verso mezzanotte e mezza. Era buio. C'erano fulmini e rumori. Abbiamo avuto fortuna che dei militi di Piano di Peccia hanno potuto raggiungere subito il capannone del campo di calcio Draione, dove c'erano 200 persone. E questo ha permesso di mettere in sicurezza i partecipanti».
La situazione è subito apparsa grave – Mattias Janner, comandante dei pompieri di Cevio, racconta di avere ricevuto l'allarme verso la una di notte. «Ero in contatto con una persona di Roseto, in Bavona. La situazione è subito apparsa grave. A Cevio in pochi minuti siamo rimasti senza luce. E poi è sparita anche la telecomunicazione. Il corpo pompieri di Cevio aiuta il corpo pompieri di Lavizzara per le questioni di logistica. Ci siamo anche mossi subito per ripristinare la potabilità dell'acqua».
Visletto, si testa la pista ciclopedonale – Antonio Ciocco, responsabile dello Stato Maggiore di Condotta, annota: «Risultano ancora cinque dispersi. I morti sono invece quattro (saliti a cinque, con il recente ritrovamento di un nuovo corpo senza vita, ndr.). Le case toccate sono 110. Più di centinaia sono state le chiamate di persone che non riuscivano a comunicare con i propri cari a nord di Cevio. Invito chi ha potuto riabbracciare le persone isolate a richiamare il nostro centralino per resettare la situazione. Per quanto riguarda la situazione del ponte crollato a Visletto (Cevio) è in fase di collaudo il transito delle vetture lungo la pista ciclopedonale».
Disorientamento – Lorenzo Dalessi, presidente della Fondazione Valle Bavona, appare frastornato. «C'è disorientamento e incredulità. Un sentimento di smarrimento. Dobbiamo però ripartire. Vogliamo inviare un chiaro segno di sostegno all'azione di raccolta fondi congiunta lanciata dai Comuni di Cevio e Lavizzara. Siamo un'unica regione e serve davvero grande solidarietà».
«Siamo tutti responsabili» – «Bastano pochi minuti a fianco della popolazione di questi due Comuni per capire quanta voglia di rinascere ci sia – sostiene Marzio Della Santa, capo della Sezione cantonale enti locali –. Noi tutti godiamo delle bellezze di queste valli. Tutti dunque siamo responsabili della loro ricostruzione».
La citazione – «Le cose che rinascono dalle macerie sono quelle più belle. Forse perché ciò che rinasce dal seme della sofferenza ha bisogno di tanta forza per potere sbocciare in un meraviglioso fiore. Grazie a tutti», conclude con un nodo in gola Gabriele Dazio.
Le coordinate della raccolta fondi "Bavona e Lavizzara Ricostruiamo Insieme"
CH 18 0076 4224 7339 0200 1
Comune di Lavizzara e Comune di Cevio
6675 Cevio