Dai temporali alle canicole è un susseguirsi di notifiche sugli smartphone. Davvero necessarie? L'esperto: «Ci coordiniamo con le autorità»
LOCARNO - «Sono utili. Ma non tutte le volte ci azzeccano». Così un signore dipinge le allerte di Meteo Svizzera. Che si tratti di temporali o di canicola, "allerta meteo" è una delle espressioni simbolo dell'estate 2024. Con gli smartphone sollecitati a suon di notifiche. Non si rischia di banalizzare il termine stesso di allerta in questo modo?
«Soglie concordate» – «Le nostre allerte – spiega in un video Stefano Zanini di Meteo Svizzera – si basano su soglie concordate con le autorità. Quest'estate siamo stati confrontati con due fasi persistenti: la prima con un'instabilità marcata, che ha causato anche grossi disastri in Mesolcina, Alta Vallemaggia e Mendrisiotto; la seconda con un periodo quasi ininterrotto di canicola».
«Utili e giustificate» – Nel video una donna ammette: «Le allerte sono utili nel momento giusto. Senza fare allarmismo». Un'altra signora aggiunge: «La maggior parte delle allerte sono giustificate. Non sempre però».
Scala da rivedere? – E che dire dei gradi di allerta? Nel corso dell'estate ci si è chiesti più volte se la scala non fosse da rivedere. Allerta maltempo di grado 4, ad esempio, adesso per molti equivale a morte e distruzione. E quando qualcuno la vede comparire sullo smartphone rischia di iniziare a tremare. «L'allerta di livello 4 per temporali violenti esce di rado. Sul nostro territorio in media viene diramata una volta all'anno. Quest'estate un po' di più effettivamente».
Percezione diversa a seconda delle zone – Altra domanda frequente: ha senso allertare la popolazione se poi non si sa nel dettaglio dove andranno ad abbattersi i temporali? Ancora Zanini: «In questo modo le autorità possono iniziare a prepararsi a un possibile evento. È tutto relativo. Se una persona è toccata direttamente dal maltempo tenderà a pensare che l'allerta è giustificata. Se invece si trova in un posto vicino ma non toccato dal maltempo magari penserà che l'allerta è esagerata».
Tra la gente, pareri contrastanti – Nel piazzale di un supermercato troviamo chi definisce "super" il sistema di allerta di Meteo Svizzera e invece chi lo descrive come "uno stress". C'è anche un uomo che per fare movimento cammina per una quindicina di chilometri ogni giorno. E che dichiaratamente non si fida delle allerte. «Non mi aiutano», sostiene. Una ragazza ticinese che vive in Cile ammette: «Non tornavo da due anni. Non le seguo le allerte». «Io mi alzo alla mattina e guardo il cielo – scherza una simpatica signora al bar –. Sono più sicura io delle previsioni».
Dalle allerte "esplorative" a quelle più mirate – «Ci sono due tipi di allerta per temporali – riprende Zanini –. Uno che viene mandato dalle 12 alle 24 ore prima quando vediamo il potenziale sviluppo di temporali violenti senza che sia ancora possibile dire dove esattamente si abbatteranno. Il secondo tipo di allerta è a breve termine, viene inviato 15-30 minuti prima nelle regioni in cui si prevede l'effettivo maltempo».
Un caldo da quantificare – Non solo temporali e nubifragi però. Ultimamente le allerte sono state soprattutto per la canicola. Si esagera? O invece è un modo di agire coscienzioso e preventivo che tutela la salute della gente? Zanini cita le "regole": «A partire da tre giorni consecutivi con una temperatura media di almeno 25 gradi siamo in una situazione di canicola di grado 3. Se la temperatura media è per almeno tre giorni di fila di almeno 27 gradi allora siamo al livello 4...»
«Limiti imposti dalla natura» – Più volte è stato puntualizzato che le previsioni sono previsioni e che il termine stesso include anche il concetto di incertezza. Eppure le aspettative nei confronti di Meteo Svizzera sono sempre alte. E un dato di fatto c'è: dall'agricoltura al turismo la società è sempre più dipendente dalle previsioni meteo. Ma chi lavora al fronte non si sente sotto pressione? «Quella di essere sempre più precisi è una sfida – ribadisce Zanini –. Con i limiti che chiaramente la natura ci impone».