Emergono nuovi dettagli sull'assassinio avvenuto nel luglio del 2016. L'uomo, un pompiere, aveva le conoscenze mediche di base per poter soffocare l'ex moglie senza lasciare tracce
MONTE CARASSO - L’avrebbe prima soffocata, e poi le avrebbe tagliato i polsi, per inscenare il più classico dei suicidi. È così che l’ex marito, arrestato a maggio, avrebbe ucciso l’ex moglie nel luglio del 2016, come riportano oggi i due quotidiani.
Senso di colpa - E avrebbe anche potuto farla franca, dato che la polizia non l’aveva nemmeno catalogato come sospettato, se non fosse stato per il senso di colpa che ha convinto l’uomo a confessare. La nuova moglie, anch’essa finita in manette, si sarebbe detta estranea ai fatti.
Omicidio perfetto - Ma come è possibile che l’uomo sia riuscito a costruire l’omicidio perfetto? Stando al Corriere del Ticino, l’ex marito è un pompiere, e avrebbe dunque avuto le conoscenze mediche di base per poter soffocare l’ex moglie senza lasciare tracce.