L'arresto è avvenuto grazie alla segnalazione di una cittadina
LUGANO - Vestono i panni di qualcuno, ma in realtà sono ben altro. E vogliono truffarti. L'ultimo tentativo in questo senso è stato sventato lo scorso 9 settembre con l'arresto nel Luganese di un 27enne polacco residente in Polonia, colto in flagranza di reato. L’arresto si è reso possibile grazie all’intensa attività investigativa avviata dalla Polizia cantonale (con il supporto tecnico della Polizia Città di Lugano) in seguito alla nuova ondata di tentativi di raggiro del "falso incidente". Fondamentale è stata anche la segnalazione/collaborazione di una cittadina.
L'uomo è sospettato d'aver preso parte a una truffa del "falso operatore sanitario”. In base alle ricostruzioni, il modus operandi ricalca quello evidenziato a più riprese nelle truffe del falso nipote e del falso poliziotto, perpetrate soprattutto ai danni di anziani.
In questo caso gli autori, spacciandosi per persone attive in campo medico, chiedono con insistenza un'importante somma di denaro necessaria a coprire le cure di un parente vittima di un incidente, di un infortunio di altra natura, o in una grave malattia.
Facendo leva sullo scarso tempo a disposizione (poche ore vista la gravità della situazione), mettono pressione sulla vittima e la spronano a prelevare denaro nel minor tempo possibile. E non piccole cifre, ma diverse decine di migliaia di franchi che una terza persona passerà poi a ritirare. Le telefonate giungono in prevalenza su telefoni fissi e, laddove è presente un display sull'apparecchio, il numero chiamante appare come "sconosciuto".
L’ipotesi di reato nei confronti del 27enne è di ripetuta truffa aggravata consumata e tentata. L’inchiesta è coordinata dal Procuratore pubblico Roberto Ruggeri.
La polizia ribadisce i consigli per non incappare in questo genere di truffe: