Marco Romano interpella il Consiglio federale in merito all’attività delle autorità inquirenti federali in Ticino. «Si è perso il contatto con la realtà?»
BERNA - L’apparato investigativo, come concepito attualmente, permette di contrastare in maniera efficace la criminalità organizzata? È quanto si domanda Marco Romano, che sull’argomento ha inoltrato al Consiglio federale un’interpellanza.
Il consigliere nazionale ticinese si domanda se «centralizzare a Berna abbia fatto perdere il contatto con la realtà». Nel rapporto d’attività Fedpol 2017 si parla «molto di terrorismo» mentre «sul crimine organizzato si rileva solo un piccolo trafiletto di 25 righe» legate al riciclaggio di denaro.
Se la ‘ndrangheta - la mafia calabrese - veniva citata 24 volte nel rapporto 2014 - nell’ultimo appare solo una volta. Una situazione che fa sorgere delle domande secondo Romano, considerato il «preoccupante fenomeno di diffusione del crimine organizzato italiano di stampo mafioso» sul nostro territorio.
Al Governo, pertanto, viene chiesto di «chiarire aspetti centrale per valutare il concreto operato di Fedpol in questo ambito molto rilevante per la tutela dell’ordine pubblico». Tra questi, se «gli effettivi presenti e le attività pianificate da Fedpol in Ticino permettono di monitorare costantemente i fenomeni legati alle organizzazioni di stampo mafioso» e di «mappare il fenomeno».
Le domande dell’interpellanza:
1) Dall’insediamento in Ticino dell’antenna di Fedpol quante inchieste per crimine organizzato di stampo mafioso sono state aperte e quante chiuse con una condanna cresciuta in giudicato giusta l’art. 260ter Codice penale (CP)?
2) Dopo la centralizzazione a Berna della lotta al fenomeno mafioso (2016) quante indagini sono state aperte dall’antenna Fedpol di Lugano e quante sono terminate con una condanna cresciuta in giudicato giusta l’art. 260ter CP?
3) Gli effettivi presenti e le attività pianificate da Fedpol in Ticino permettono di monitorare costantemente i fenomeni legati alle organizzazioni di stampo mafioso? Esiste una mappatura concreta e aggiornata del fenomeno?
4) A fronte delle domande 1 e 2 in quanti casi specifici è stata coinvolta la Polizia cantonale ticinese?
5) Globalmente come è valutata la collaborazione tra Fedpol e Polizia ticinese?
6) Dal 2016 quante inchieste sono state condotte in comune tra Fedpol e Polizia cantonale ticinese?
7) A margine dell’attività corrente di polizia, quali strumenti vengono adottati per arginare e combattere i pericoli derivanti dalle infiltrazioni mafiose nella ristorazione, nell'edilizia e nelle istituzioni?