Una nuova interrogazione chiede al Consiglio di Stato chiarimenti sulla vicenda e sulle garanzie di sicurezza per i pazienti
BELLINZONA / GRAVESANO - Scatta una seconda interrogazione sul presunto caso delle operazioni fasulle effettuate da un neurochirurgo - nel frattempo sospeso - dell’Ars Medica di Gravesano. Dopo l’MPS, sono ora i deputati socialisti Gina La Mantia (prima firmataria), Laura Riget, Raoul Ghisletta, Carlo Lepori, Anna Biscossa ed Henrik Bang a chiedere chiarimenti al Consiglio di Stato.
«Un sospetto di tale portata e gravità, supportato peraltro da indizi seri e pareri competenti, richiede, a nostro parere, un intervento tempestivo e una comunicazione trasparente» sottolineano gli interroganti, chiedendo in primis al Governo di spiegare perché la Clinica ha sospeso il medico solo dopo la prima pubblicazione sul caso del domenicale “Il Caffè”.
Spostando la lente sull’operato del neurochirurgo, i deputati chiedono inoltre di quantificare gli interventi eseguiti nel periodo compreso tra febbraio - momento della segnalazione effettuata dai vertici del Civico di Lugano al Medico Cantonale - e la sospensione e se che il numero uno del DSS, Raffaele De Rosa, è stato informato dell’accaduto solo alla fine dello scorso mese.
Le domande dell'interrogazione