La mozione di Aron Piezzi per il gruppo PLR.
BELLINZONA - «I recenti disastri alluvionali avvenuti in Vallemaggia, tra le altre cose, non possono non portare l’attenzione sui materiali presenti sui letti del fiume Maggia e i suoi numerosi affluenti; materiali spesso in esubero, proprio a seguito di alluvioni e/o forti piovute, e che creano inevitabilmente problemi», si legge nella premessa della mozione di Aron Piezzi del PLR inoltrata questo martedì al Consiglio di Stato.
Piezzi ricorda che «l'estrazione di inerti dagli alvei fluviali è definita dalla Legge che regola gli scavi all’alveo di laghi, fiumi e torrenti, così come dal relativo Regolamento e Decreto esecutivo» che «possono essere autorizzati per motivi di sicurezza idraulica e garantire il mantenimento di una sezione sufficiente per il deflusso delle acque». I recenti avvenimenti, secondo il politico, hanno mostrato come «questa regolamentazione non sia sufficiente, perciò va adattata e rivista in modo che si possa intervenire con maggior incisività e tempestività», scrive.
«Prevenire è meglio che curare», dice. Con questa mozione, dunque, a nome del Gruppo PLR, Piezzi chiede al Consiglio di Stato «di promuovere le opportune modifiche legislative e normative affinché l’estrazione di materiale inerte dagli alvei di laghi, fiumi e torrenti venga incentivato, laddove si presentano rischi legati alla sicurezza di infrastrutture, zone edificate e zone agricole».