L'interpellanza del consigliere nazionale Bruno Storni per fare chiarezza sulla strada dal 2020 di competenza federale.
BELLINZONA - Il progetto per collegare Bellinzona e Locarno fa sempre discutere. In un'interpellanza il consigliere nazionale Bruno Storni (Ps) chiede spiegazioni al Consiglio federale. L'accordo, dal 2020, rientra infatti nelle competenze federali. «La Commissione di accompagnamento politico del progetto di nuovo collegamento della A2-A13 Bellinzona-Locarno (CAP A2-A13) non è più stata convocata da molto tempo», spiega Storni. «Sappiamo che, considerati i tempi per la realizzazione del nuovo collegamento, l'USTRA ipotizzava la posa di semafori che in una risposta a un interrogazione al collega Marchesi per il 2025. Ricordo che una regolazione semaforica intelligente era stata bocciata a grande maggioranza (839) dalla popolazione e riportare i semafori per quanto intelligenti ma questa volta con i denari USTRA non cambia nulla alla questione».
«L’operazione va fermata anche in considerazione del fatto che le condizioni di fluidità non sono peggiorate anzi grazie al potenziamento del trasporto pubblico assistiamo a un trasferimento dalla strada a ferrovia».
Sulla tratta in questione «contrariamente alle ipotesi presentate a suo tempo dal Cantone il traffico non aumenta da tempo, dopo le punte del 2014 oltre 28'000 siamo ritornati ai livelli del 2006 26'000. È quindi poco assennato realizzare un impianto che ha poche probabilità di funzionare come taluni ipotizzano. A fronte di quanto sopra e dell'importate investimento, affermazioni tipo che se non funziona si spengono i semafori non sono accettabili».
Le domande:
1. Per quale motivo la CAP A2-A13 non viene più convocata?
2. Il progetto semaforico è ancora d’attualità?
3. Quali scenari di flusso di traffico sono stati calcolati con o senza semafori?
4. Quanto intende investire USTRA per l’impianto semaforico e modifiche stradali (eliminazione rotonde ecc)?
4. Il progetto verrà messo in consultazione / pubblicato?