LUGANO Dopo mesi di prove, i concerti. E gli applausi

LUGANO - Una cinquantina di musicisti non professionisti si sono esibiti sul palco del LAC insieme ai professori dell’Orchestra della Svizzera italiana (Osi), dopo essersi preparati per mesi. Persone di tutte le età, professioni e provenienza, accomunate da una grande passione per la musica. I più giovani avevano 10, 12 e 14 anni, il più anziano 66: a loro è andato un applauso speciale, sollecitato dal direttore Philippe Béran.

Dopo le selezioni dello scorso autunno, i professionisti dell’Osi hanno accompagnato i musicisti in un percorso di crescita. E i concerti finali (di sabato sera e domenica mattina) sono stati un successo: il pubblico ha tributato applausi trionfali a tutta l’orchestra, oltre che fare il tifo per amici e parenti impegnati sul palcoscenico. Entusiastiche le richieste di bis, tutte esaudite, con la ripresa di tre brani e la chiusura in bellezza con il Galop infernale dall’Orfeo agli inferi di Jacques Offenbach.

Il programma era tutto all’insegna del movimento: dalla Danza ungherese di Brahms alla celebre Habanera della Carmen di Bizet. Dalla dolcezza della Barcarolle di Offenbach ai ritmi indiavolati della musica klezmer. Dalla Danza delle ninfe di Chačaturian alla Sarabanda di Händel (già impiegata da Kubrick per la colonna sonora di Barry Lindon).

Terminati i due concerti, è stato il momento degli abbracci e dei saluti dopo la lunga avventura insieme: a ripercorrerla sarà nei prossimi mesi un documentario della RSI, che ha seguito i musicisti durante le prove, oltre ad aver messo a disposizione le registrazioni dei brani come supporto didattico. Il progetto, sostenuto dalla fondazione Ernst Göhner, si è svolto in collaborazione con LAC Lugano Arte e Cultura nell’ambito di LAC edu.