Il caporedattore inserito per sbaglio nel gruppo Signal svela un retroscena tra il presidente e il suo vice
WASHINGTON - Non solo è stato aggiunto per errore, ma grazie alla chat segreta del governo americano sarebbe venuto a conoscenza del primo vero diverbio tra Donald Trump e il suo vice Vance. Il caporedattore della rivista statunitense "The Atlantic" Brian Hughes svela alcuni messaggi scritti dal vicepresidente in merito agli attacchi agli Houthi.
Il 14 marzo, il giorno prima che Trump annunciasse di aver autorizzato una serie di attacchi aerei «decisivi e potenti" contro gli Houthi, Vance avrebbe scritto «Penso che stiamo commettendo un errore», ha scritto Vance sulla chat di gruppo, che includeva il segretario alla Difesa Pete Hegseth, il consigliere per la sicurezza nazionale Mike Waltz e la chief of staff Susie Wiles. «Non sono sicuro che il presidente sia consapevole di quanto ciò sia incoerente con il suo messaggio sull'Europa in questo momento».
Temeva «un ulteriore rischio che assistessimo a un picco moderato o grave nei prezzi del petrolio» e si era detto disposto a «sostenere il consenso del team e tenere per me queste preoccupazioni», pur ritenendo che servisse rimandare l'attacco di un mese comunicandone i motivi e valutando lo stato dell'economia.
Donald Trump mantiene la «massima fiducia» nel consigliere per la sicurezza nazionale Mike Waltz anche dopo il clamoroso errore dell'inserimento del giornalista nella chat. «Come ha affermato il presidente Trump, gli attacchi contro gli Houthi sono stati altamente efficaci e di successo. Il presidente continua ad avere la massima fiducia nel suo team per la sicurezza nazionale, incluso il consigliere per la sicurezza nazionale Mike Waltz», ha fatto sapere la casa Bianca.