È ambientato interamente in Ticino il cortometraggio del regista Matteo Rolfi
CHAM - È in programma per oggi pomeriggio alle 18.30 l'anteprima di "Tayo", cortometraggio che il regista Matteo Rolfi ha realizzato tra Lugano e i monti ticinesi. Tratto da una storia vera, "Tayo" è incentrato sul rapporto tra l’uomo e la natura e mette sotto la lente le difficoltà della vita, rappresentate simbolicamente da una montagna.
Il protagonista del film è Manuel Schuerch: originario del canton Lucerna, vive a Lugano e nel suo cammino si è dovuto confrontare con la malattia, facendo ricorso a tutta la propria forza e allo spirito di sopravvivenza. Di comune accordo con il regista e lo sceneggiatore ha voluto raccontare la sua storia, per sottolineare l’importanza e la forza del rapporto profondo che si può creare tra uomo e animale e l’aiuto che da questo ne può scaturire.
Il cortometraggio - della durata di circa 14 minuti e disponibile in italiano, tedesco e inglese - è, come detto, ambientato integralmente in Ticino: in parte a Lugano e in parte nei dintorni di Locarno e sul Monte Gambarogno. Il regista Matteo Rolfi vive a Cham (ZG), dove ha il suo studio di fotografia pubblicitaria. Il suo profondo amore con la montagna lo ha spinto a realizzare "Tayo": si accosta a essa come attento spettatore e conoscitore e ne racconta il fascino e la potenza. Le immagini dell’uomo e dell’animale vanno a integrarsi, fino a diventare parte di una perfetta e armonica fusione.
«La bellezza e l’immensità della montagna, nella quale pare di percepire realmente la grandezza di un creatore divino unite a questa simbiosi tra uomo e animale, sono un chiaro ed esplicito richiamo ai valori che sempre più stiamo perdendo, di una natura alla quale possiamo riavvicinarci prima che sia troppo tardi» spiega Rolfi.
"Tayo" sarà visibile dalle 18.30 sul canale Vimeo e su quello YouTube del regista (vedi allegato).