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CURIOSITÀGuida di sopravvivenza per i cenoni di Natale

24.12.21 - 19:39
Quattro domande che potresti sentirti porre con risposte informate in grado di convincere qualsiasi parente
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Guida di sopravvivenza per i cenoni di Natale
Quattro domande che potresti sentirti porre con risposte informate in grado di convincere qualsiasi parente

LUGANO - Natale è una di quelle occasioni in cui le famiglie si riuniscono. Spesso ci sono parenti che non si vedono da mesi, o addirittura da anni. Ma non servono grandi cenoni con cugini e zii di terzo grado per finire in conversazioni scomode, perché anche genitori e fratelli mentre si servono l'insalata possono avere qualche domanda in serbo a cui non fa piacere rispondere. Così, arrivati al dessert, il dolce è amaro e gli sguardi sono truci. Per non finire in litigate, sfoghi e lacrime in stile “Beautiful”, ecco qualche risposta informata per cogliere impreparati i parenti.

"Ma un bambino, quando lo fate?"
Secondo l'Unicef, la vita di tutti i bambini verrà influenzata dai cambiamenti climatici. Per questo sempre più persone si sentono scoraggiate nel mettere al mondo figli. È un fenomeno che va a braccetto con l'eco-ansia, che colpisce sempre più i giovani. L'ultimo rapporto sul clima dell'Ipcc pubblicato ad agosto mostra che a meno che la rotta non venga immediatamente invertita, si potrebbero superare gli 1,5 gradi centigradi nei prossimi decenni. Una delle catastrofi che ha fatto più morti quest'anno a livello europeo è stata l'inondazione in Germania.

Mettendo il focus sul Ticino, il National center for climate service ha sottolineato come la nostra regione potrebbe vedere un aumento delle temperature da due a quattro gradi centigradi nel prossimo futuro. Questo comporterebbe delle estati più lunghe, da 80 a 115 giorni, più calde e più asciutte e degli inverni molto umidi. Questi cambiamenti avranno un enorme impatto sull'agricoltura e sulla salute delle persone. La siccità potrebbe essere un problema quotidiano. I decessi causati dal caldo avvenuti tra il 1991 e il 2018 sono stati in Svizzera il 31,3 per cento di tutti quelli registrati. Infine, come dimostrato dalla Cop26, gli stati del mondo non sono ancora pronti a un reale cambiamento di rotta.

"Quando vai via di casa?"
In questi ultimi due anni trovare lavoro in Svizzera è diventato sempre più difficile. Anche se i disoccupati da novembre del 2020 al 2021 sono diminuiti da più di 150'000 a meno ci 120'000, dai dati forniti dalla Segreteria di Stato dell'economia (Seco) si vede un aumento dei disoccupati di lunga durata che da 26'000 sono passati a essere più di 30'000. Guardando più da vicino, in Ticino la disoccupazione è passata da una media nel 2019 di 4'773 unità e 6'118 nel 2020.

"Non pensi che essere vegano sia un po' estremo?"
Secondo i dati di Save the children, più di 40 milioni di persone nel mondo «sono a livelli d'insicurezza alimentare di "crisi" o di "emergenza"». Eppure, dai calcoli del Compassion in World Farming, 70 miliardi di animali vengono allevati al fine di farne del cibo, dei vestiti, degli accessori o dei cosmetici. Per sfamarli sono necessari grandi spazi per coltivare i cereali di cui si nutrono, come il mais e la soia. L'80% dei campi agricoli nel mondo provvede al fabbisogno giornaliero degli animali da reddito.

"Guarda che è tutto nella tua testa. Basta non pensarci"
Un giovane su sette ha un disturbo psichico. Secondo un rapporto pubblicato dall'Unicef lo scorso ottobre, la seconda causa di morte più frequente tra i giovani è il suicidio. In Svizzera quasi 160 ragazzi e ragazze tra i 10 e i 19 anni soffre e ha bisogno di sostegno per la sua salute mentale. Nella loro fascia di età, rappresentano quasi il 20%

Nel 2019, ha rilevato l'Ufficio federale di statistica, 1'018 persone hanno fatto ricorso al gesto estremo, 742 erano uomini. Alle nostre latitudini, il Care Team Ticino è intervenuto nel 2021 per 15 casi di suicidio. In quest'ultimo anno le consulenze del 147 a tema suicidio sono aumentate del 40% rispetto al 2020. Non tutti i problemi sono da ricondurre alla pandemia, perché si tratta anche di negligenza nell'ambito della salute psichica dei bambini e giovani.

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