Alessia Beccarini, candidata no. 4, Lista 8 in Consiglio Comunale a Lugano
“Vorrei una Città con tanti giovani, perché sono aperti al futuro e pronti a nuove sfide (…) un giovane vuole una serie di luoghi adatti per lo sport, lo svago e il divertimento, quindi sarebbe necessario crearne di nuovi o orientare quelli esistenti”. Queste sono le parole del nostro Marco Borradori nell’intervista sul Corriere del Ticino del 24 gennaio 2020.
Nel tessuto sociale di ogni comunità, le cittadine e i cittadini di tutte le età rappresentano una risorsa preziosa e dinamica. Tuttavia, soprattutto nei mesi invernali, possono trovarsi spesso privi di luoghi di incontro per socializzare, scambiarsi idee, opinioni, problemi. È quindi necessario offrire spazi comuni che possano favorire la crescita e il benessere, come avanzato nel progetto SPIN (Spazi Insieme).
La mancanza di spazi adeguati può portare a un senso di isolamento, come abbiamo anche potuto constatare durante gli anni di pandemia, con possibili conseguenze sulla salute mentale e sul benessere emotivo dei giovani e non solo.
Offrire spazi sicuri per i giovani, soprattutto per gli adolescenti, durante tutte le stagioni, non solo fornisce loro un ambiente sicuro e confortevole, ma favorisce anche lo sviluppo della creatività e delle abilità personali. Questi luoghi possono essere utilizzati per organizzare workshop artistici, laboratori di scrittura, sessioni di musica o altri eventi culturali che consentano ai giovani di esprimere loro stessi e di esplorare nuove passioni.
Per massimizzare l'efficacia degli spazi loro dedicati e garantirne l’utilità, sarebbe bello coinvolgere direttamente i ragazzi nella progettazione e nell'implementazione di tali iniziative, chiedendo il loro contributo e ascoltando le loro esigenze e preferenze. Ad esempio, in un’intervista a diversi liceali, è stata proposta la presenza di un bar a costi contenuti e senza obbligo di consumazione.
La creazione di spazi darebbe la possibilità anche agli anziani di partecipare a eventi sociali e incontri culturali gratuitamente o a costi contenuti e attività di volontariato, promuovendo il benessere e l'inclusione sociale.
Per i genitori con bambini piccoli questi ritrovi offrirebbero un luogo sicuro e confortevole per socializzare, e far partecipare i piccoli a corsi di gioco e apprendimento.
In un mondo sempre più connesso digitalmente ma spesso distante fisicamente, creare punti di ritrovo adatti a tutte le età non è solo un investimento per il presente ma anche per il futuro.
Con l’approvazione del Consiglio Comunale del progetto SPIN, la trasformazione di edifici già esistenti come le ex case comunali nei vari quartieri, permetterà la loro rivalutazione e con gli spazi intergenerazionali ottenuti si promuoverà il senso di appartenenza e di condivisione nei membri della comunità contribuendo a costruire un futuro più luminoso e solidale per tutti.