Carlo Regondi, Candidato PLR Lugano al Municipio e Consiglio Comunale
LUGANO - Le diverse fasi di aggregazione della “grande Lugano”, iniziate nel 1972 quando il Comune si ampliò includendo Brè-Aldesago e Castagnola-Cassarate, proseguite poi nel 2004, 2008 e 2013, hanno portato a più che raddoppiare la popolazione e a moltiplicare per sette l’estensione della città. Oggi contiamo più di 67’000 abitanti, 75 km² di territorio, 21 quartieri con 19 Piani regolatori. Una città quindi che, a distanza di 10 anni dall’ultima aggregazione, per certi aspetti fa fatica ancora a completare le fusioni.
Ridurre il numero dei Piani regolatori, in direzione di quelle che saranno le nove costellazioni individuate nel PDCom, dovrebbe essere una priorità del prossimo Municipio e Consiglio Comunale.
Un’altra misura altrettanto importante, e facilmente realizzabile, che faccia sentire tutti i luganesi, nessun quartiere escluso, egualmente considerati, può essere la parificazione del costo dei trasporti urbani.
Oggi un abitante di Colla Paese per recarsi in Piazza Riforma attraversa 3 zone, senza mai uscire dai confini della città. Per questa tratta spende 10.40 chf di sola andata, ovvero minimo 260 chf in più all’anno per un abbonamento rispetto a chi abita in zona 100 (tenendo presente la sovvenzione del 50% ad oggi erogata per studenti sotto i 27 anni e adulti AVS).
L’obiezione che se percorro una distanza maggiore devo contribuire al costo di trasporto in proporzione, deve essere superata dal concetto di appartenenza, se vogliamo veramente una sola grande Lugano e non un agglomerato di ex-comuni. Trovo giusto che tutti i luganesi siano equiparati per muoversi all’interno dei confini della loro città (ndr. io abito a Molino Nuovo). Dato che il prezzo è stabilito dalla Comunità Tariffale Arcobaleno (e non è fissato dalla Città), per gli abitanti dei quartieri più lontani si potrebbe pensare di aumentare il contributo per l’acquisto dell’abbonamento del trasporto o di un carnet di biglietti andata e ritorno.
Un aiuto concreto che peserebbe poco sul bilancio di Lugano ma si rileverebbe utile per il portafoglio delle famiglie, soprattutto per i giovani ed anziani che usano maggiormente i bus pubblici.