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VEZIA“L’evoluzione sostenibile”, presso il centro Studi Villa Negroni

25.07.23 - 07:16
Professionisti di diversi settori a confronto per applicare l’economia circolare in modo trasversale in diversi ambiti
Centro Studi Villa Negroni
“L’evoluzione sostenibile”, presso il centro Studi Villa Negroni
Professionisti di diversi settori a confronto per applicare l’economia circolare in modo trasversale in diversi ambiti

VEZIA - L’evento Tuttogreen Experience, intitolato “L’evoluzione sostenibile”, è andato in scena presso il centro Studi Villa Negroni di Vezia.

Un’occasione di condivisione, confronto e approfondimento, dedicata ai temi della sostenibilità e della sua evoluzione, considerata sia dal punto di vista di innovazione delle tecniche e degli strumenti dei quali le aziende e i privati possono usufruire per un approccio sempre più green in termini produttivi, distributivi, e più in generale come filosofia comportamentale, sia dalla prospettiva dei prodotti e servizi come parte di un’economia circolare che evolve da scarto a nuovo materiale, riducendo quasi totalmente gli sprechi.

Cuore della serata è stato il simposio reso vivo dagli interventi degli ospiti, sul tema “L’evoluzione sostenibile”, durante il quale i relatori, appartenenti a svariati settori, hanno offerto la loro preziosa testimonianza, per dimostrare come sia possibile mantenere un comportamento di responsabilità verso l’ambiente e applicare l’economia circolare in modo trasversale in diversi ambiti: dall’architettura alla finanza, dall’arte ai servizi.

Ad aprire la serata è stata l’architetta e designer Eleonora Castagnetta, founder dello studio di progettazione AnD – Arts n Design e direttrice creativa del brand di gioielli contemporaneo AnD SWISS. Nel suo intervento "Dallo scarto alla bellezza: il design â€riciclato’" ha spiegato il concetto di riutilizzo delle risorse in ambito architettonico, come dare loro nuova vita e reinventarle sotto forma di nuovi oggetti. La sostenibilitĂ , infatti, è anche progettualitĂ , perchĂ© per reinventare, per trasformare un prodotto in un altro, c’è bisogno di un pensiero e un progetto che rendano il tutto fattibile.

Di “sostenibilità umana” ha parlato, invece, Guido De Carli, managing director di ARU SA, società che si occupa proprio di risorse umane. Per ottenere il riconoscimento di B Corporation, del resto, uno degli standard da rispettare è proprio quello relativo ai lavoratori. In particolare ha esaminato gli aspetti di reintegrazione delle persone nel mondo lavorativo, soprattutto in diversi casi dovuti a problematiche specifiche, portando all’attenzione diversi progetti di integrazione.

La responsabilità sociale passa anche dal campo della finanza e a spiegarlo è stata Helen Tschümperlin Maggi, Responsabile Area Finanza Centro Studi Villa Negroni che ha illustrato una panoramica di cosa si intenda per finanza sostenibile e come il sistema finanziario possa intervenire nel processo di sostenibilità, come le imprese possano oggi definirsi responsabili e quale sia la visione dei prossimi anni su questo tema.

La conservazione delle risorse è in questi anni grande spunto per la creazione di nuove Startup, sia in ambito di produzione sia di servizi. Ne è un caso esemplare Brian Wullimann, Founder di Bambood e Co-founder di Jobelink.com, due startup nate proprio con una mission di sostenibilità; la prima, brand di occhiali prodotti con materiali di riciclo e la seconda portale di scambio di servizi che si lega ai temi di responsabilità sociale offrendo preziose opportunità di lavoro. Nel suo intervento intitolato "Dai prodotti ai servizi sostenibili", il giovane imprenditore ha illustrato proprio come sia possibile realizzare prodotti nuovi con materiali di scarto e riciclabili e come i servizi possano divenire ecocompatibili.

A chiudere lo spazio di approfondimento è stata l’ospite di onore Ludmilla Radchenko, pittrice e artista che ha introdotto il pubblico al tema dell’arte circolare. Con il suo "Pop Recycling Art", l’artista ha spiegato come l’arte può essere sostenibile, come utilizzare materiali riciclati, ad esempio la gomma degli pneumatici, ha illustrato il concetto di “multiplo d’arte” e ha portato in visione diverse delle sue opere.

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