L'immunità dei francesi è debole, ha spiegato Jean-François Delfraissy
PARIGI - Il presidente del Consiglio scientifico, il Cts francese, Jean-François Delfraissy, ha detto questa mattina in un'intervista a BFM-TV che «in gioco» c'è «tutto l'inverno 2020 e la primavera 2021. Il virus durerà un certo tempo», ha aggiunto, accennando all'«estate 2021».
«Dobbiamo comprendere - ha spiegato Delfraissy - che ora abbiamo una visione medio e lungo termine con questo virus, che sarà con noi ancora per un periodo, poi si attenuerà. È mio dovere dire queste cose, dobbiamo imparare a vivere con questo concetto. Il virus si attenuerà spontaneamente e avremo probabilmente alcuni primi vaccini candidati».
Le cifre diffuse dall'Inserm (Istituto nazionale francese per la ricerca sulla salute e la medicina) dicono che soltanto il 4,5% dei francesi, a maggio, avevano sviluppato anticorpi contro il coronavirus: «È poco - ha commentato Delfraissy - vuol dire che nella prima ondata una minoranza è stata in contatto con il Covid.
La cifra è più alta nella regione di Parigi, dove raggiunge l'11-12%. L'immunità è debole, per sbarrare la strada al virus bisognerebbe raggiungere il 50-60%. È possibile, è quello che è accaduto sulla portaerei Charles-de-Gaulle, dove hanno raggiunto il 59%». Per Delfraissy, «il 40% dei senzatetto a Parigi è stato infettato dal coronavirus».