Allentamenti in vista per alcune regioni e province italiane dopo il fine settimana pasquale.
ROMA - Finito il weekend pasquale, gli abitanti di Veneto, Marche e Provincia autonoma di Trento godranno di un po' più di libertà. In base alla valutazione dei dati settimanali sull'andamento della pandemia di Covid-19, infatti, il ministro della Salute italiano, Roberto Speranza, ha firmato per loro l'ingresso in zona arancione (dall'attuale rossa) a partire dal 6 aprile prossimo.
Come riporta il Corriere della Sera, restano invece in zona rossa Lombardia, Piemonte, Valle d'Aosta, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Toscana, Campania, Puglia e Calabria. Rimangono arancioni la Provincia autonoma di Bolzano, Liguria, Umbria, Abruzzo, Lazio, Molise, Basilicata, Sardegna e Sicilia.
Fino al 30 aprile è escluso per tutte le regioni il passaggio a zona gialla, anche in presenza di dati che lo permettano. Durante il fine settimana pasquale (3, 4 e 5 aprile), tutte le regioni italiane entreranno invece in zona rossa. In considerazione delle festività, in questi giorni saranno però eccezionalmente consentite le visite ad amici e parenti, normalmente vietate. Il limite giornaliero è di massimo due persone diverse da quelle che normalmente vivono nell'abitazione.
Fino al 6 aprile, l'Italia prevede inoltre un doppio tampone e una quarantena di cinque giorni per chi arrivi dall'UE, dalla Svizzera e da altri Paesi europei.
In zona arancione è possibile muoversi liberamente all'interno del proprio comune dalle 5 alle 22. Sono inoltre aperti anche i negozi di beni non essenziali. Come in zona rossa, l'attività di bar e ristoranti è invece limitata al solo asporto. Sia in zona rossa sia in zona arancione è possibile raggiungere le seconde case, ma diverse regioni in zona rossa, come il Piemonte, al momento vietano autonomamente questa possibilità.