Il premier pachistano mette in guardia sul futuro nella regione: «La più grande crisi umanitaria è dietro l'angolo».
Islamabad si dice comunque disposto ad aprire un dialogo con i talebani.
KABUL - «I Talebani controllano l'intero Afghanistan e, se riescono a formare un governo inclusivo e mettere insieme tutte le fazioni, l'Afghanistan potrebbe avere 40 anni di pace. Ma se le cose vanno male, ed è ciò di cui siamo veramente preoccupati, potrebbe esserci il caos, la più grande crisi umanitaria e un enorme problema di rifugiati». Lo ha detto il premier pachistano Imran Khan in un'intervista alla Cnn, invitando la comunità internazionale a "dare tempo" ai sedicenti studenti coranici di formare un governo definitivo e mantenere le promesse fatte.
«Nessun governo fantoccio in Afghanistan viene sostenuto dal popolo. Quindi invece che stare qui seduti e pensare che possiamo controllarli, dovremmo incentivarli. Perché l'Afghanistan e questo governo percepiscono chiaramente che senza l'aiuto e il sostegno della comunità internazionale non potranno fermare questa crisi. Quindi dovremmo spingerli nella giusta direzione», ha spiegato Khan, parlando nella sua prima intervista a un media internazionale dopo la presa di Kabul da parte dei mullah.
Le aperture al dialogo con i Talebani, secondo il premier d'Islamabad, vanno mantenute anche sul tema dei diritti delle donne. «È un errore pensare che qualcuno da fuori darà i diritti alle donne afgane. Le donne afgane sono forti. Diamo loro tempo. Otterranno i loro diritti», ha aggiunto Khan.
Nel frattempo almeno sette soldati pachistani sono stati uccisi oggi in uno scontro a fuoco con miliziani talebani pachistani (che si oppongono a quelli afghani) nel distretto tribale del South Waziristan, vicino al confine con l'Afghanistan.
Lo ha detto l'esercito d'Islamabad in un comunicato, aggiungendo che sono stati uccisi anche cinque miliziani. In un comunicato ricevuto dall'agenzia di stampa italiana Ansa, i talebani pachistani affermano invece di avere ucciso nove soldati e di non aver subito perdite.