Dei ricercatori tedeschi hanno presentato martedì i risultati ottenuti studiando delle infezioni sviluppatesi in soldati e civili feriti
BERLINO - La guerra in Ucraina diventa territorio di studio. Un ospedale universitario di Berlino ha cominciato a osservare in alcuni pazienti feriti che arrivano dal fronte delle nuove e forti resistenze agli antibiotici. Secondo gli esperti, i batteri si stanno diffondendo a un ritmo allarmante tra i soldati.
I risultati della ricerca sono stati presentati dallo specialista di medicina interna generale María Virginia Dos Santos, dell'ospedale universitario Charité di Berlino, al Congresso Europeo di Microbiologia Clinica e Malattie Infettive (Eccmid) che si è tenuto questo martedì a Copenhagen, in Danimarca.
Il medico ha spiegato che da febbraio 2022 soldati e civili feriti in guerra che hanno ricevuto le prime cure sul campo o in Polonia, una volta stabilizzati vengono inviati nei Paesi vicini affinché ricevano tutte le cure del caso. Tra marzo e dicembre dello scorso anno, 47 di questi pazienti sono arrivati a Berlino e le condizioni di 14 di loro sono diventate dei casi studio in quanto presentavano infezioni su più livelli, molte delle quali gravi.
«Abbiamo riscontrato uno spettro di patogeni completamente nuovo rispetto a quello che ci si può aspettare in Germania». Queste le parole di Dos Santos, riportate da ElPaís. «In queste terribili ferite di guerra ci siamo dovuti confrontare con un'alta incidenza di patogeni gram-negativi multiresistenti ai farmaci - detti anche superbatteri - e in tutti i casi si è trattato di infezioni polimicrobiche».
Il motivo per cui tra i soldati e i civili feriti si stanno diffondendo tutti questi batteri è che «spesso ricevono cure chirurgiche e antibiotiche non ottimali, in un contesto di mancanza di risorse e in condizioni non sterili in zone di guerra e contesti di emergenza, a volte per settimane o addirittura mesi».