Continua la "lunga marcia" del presidente cinese verso la guida del Sud Globale.
PECHINO - È un doppio schiaffo quello che il presidente cinese, dopo aver saltato il summit del G20, ha voluto assestare, invitando a sorpresa per una settimana in visita di Stato il suo omologo venezuelano, parte della sua «lunga marcia» verso la guida del Sud Globale.
Una sfida diretta, su questo tema, all'India di Narendra Modi e un'altra rivolta al capo della Casa Bianca, Joe Biden, visti i pessimi rapporti tra gli Usa e la Repubblica Bolivariana del Venezuela, bersaglio di pesanti sanzioni americane.
«Su invito del presidente Xi Jinping», ha annunciato una nota del ministero degli Esteri cinese, Maduro sarà in visita dall'8 al 14 settembre, una visita che si sovrappone al summit di Nuova Delhi che si tiene domani e domenica. La Cina considera i legami con il Venezuela «solidi come una roccia», ha rincarato nel briefing quotidiano la portavoce del ministero degli Esteri, Mao Ning. «La fiducia reciproca tra i due Paesi - ha aggiunto - sta diventando solida e la cooperazione in vari campi è in continua espansione».
Malgrado il pesante isolamento internazionale, la Cina è tra i principali creditori di Caracas e ha appoggiato costantemente le proteste del Venezuela contro quelle che chiama interferenze straniere - a partire dalle sanzioni Usa - nel Paese latinoamericano, la cui economia a dispetto delle riserve di petrolio è stata devastata per anni dalla crisi.
La vicepresidente venezuelana Delcy Eloina Rodriguez Gomez ha visitato Shanghai e Pechino in settimana, incontrando il ministro degli Esteri cinese Wang Yi, in una delle missioni di più alto livello di funzionari di Caracas nel Dragone da anni. «Cina e Venezuela hanno stretto un'amicizia indissolubile e ferrea, e la Cina sostiene con fermezza il Venezuela nella salvaguardia della sua indipendenza e dignità nazionale», aveva commentato dopo l'incontro Wang, stratega ed esecutore dei piani di Xi in politica estera, soprattutto per il ruolo di capo della diplomazia del Partito comunista.
Quanto all'India, la competizione con la Cina è fortissima nella guida del Sud Globale, che è un pilastro della presidenza di Modi del G20. «La dichiarazione finale sarà la voce del Sud Globale e dei Paesi in via di sviluppo», ha assicurato lo sherpa del governo indiano Amitabh Kant alla vigilia dell'apertura dei lavori. «Nei mesi della nostra presidenza abbiamo lavorato seguendo i principi suggeriti dal premier Modi: inclusività, ricerca di soluzioni, ambizione e decisione. Siamo certi che la nostra presidenza lascerà un segno indelebile e innovativo», ha aggiunto.
L'ultima visita in Cina di Maduro risale al 2018 e l'attuale missione sarà la decima nel Paese asiatico, negli sforzi di trovare un sostegno ancora più convinto sia economico sia diplomatico nei confronti delle pressioni Usa. Xi lo ascolterà seguendo il vecchio adagio mandarino per il quale «il nemico di un mio nemico è un mio amico».