Lo rivela Politico anticipando i contenuti del rapporto sull'industria della Difesa redatto dal Pentagono
PECHINO - L'industria delle armi americana ha difficoltà a tenere il passo con la Cina: non riesce a produrre abbastanza velocemente per soddisfare la domanda globale. È quanto emerge dalla National Defense Industrial Strategy, il rapporto del Pentagono che sarà pubblicato nelle prossime settimane e di cui Politico ha ottenuto una bozza.
L'industria della difesa «non ha la capacità, la reattività o la resilienza richieste per soddisfare i bisogni militari in modo veloce», si legge nel rapporto datato 27 novembre, nel quale si precisa che l'America costruisce le migliori armi al mondo ma non abbastanza velocemente. Questo presenta un «crescente rischio strategico mentre gli Stati Uniti si trovano ad affrontare l'imperativo di sostenere operazioni di combattimento attive, esercitando allo stesso tempo deterrenza nei confronti delle minacce più grandi e tecnicamente avanzare che si affacciano nell'area dell'Indo-Pacifico», aggiunge il rapporto.
La Cina ha trascorso gli ultimi 30 anni per diventare «una potenza industriale globale» nella costruzione di navi e nei minerali critici: l'industria cinese - prosegue il rapporto - «eccede in modo ampio la capacità non solo degli Stati Uniti, ma anche quella della produzione di alcuni alleati chiavi asiatici ed europei».