Si sarebbero registrati progressi per il ritorno dei civili nel settore nord di Gaza
TEL AVIV - Un'atmosfera di cauto ottimismo si è creata in Israele dopo il primo giorno di contatti in Qatar sulla liberazione di ostaggi israeliani a Gaza in cambio di un cessate il fuoco e della liberazione di detenuti di Hamas.
Secondo la televisione pubblica Kan in questa tornata di colloqui - a cui partecipano Qatar, Usa, Egitto e Israele - si è registrato un primo progresso su una formula che consentirebbe il ritorno di civili nel settore nord di Gaza.
Inoltre gli Usa (rappresentati dal capo della Cia William Burns) hanno sottoposto una propria proposta che, secondo Kan, è stata accolta da Israele mentre si attende la reazione di Hamas.
La posizione di Hamas - La reazione dell'organizzazione palestinese non si è fatta attendere. Esistono profonde differenze tra Hamas e Israele nei negoziati per un accordo di tregua a Gaza, ha dichiarato sabato all'AFP un funzionario del gruppo a conoscenza dei colloqui. «C'è una profonda divergenza di posizioni nei negoziati tra Hamas e l'occupazione (Israele) perché il nemico ha inteso la flessibilità mostrata dal movimento come debolezza», ha detto il funzionario.
I colloqui proseguono - I colloqui nel Qatar, ha informato Kan, continuano anche nella serata di sabato. Il premier Benjamin Netanyahu dovrebbe tenere una consultazione nella nottata. A Doha Israele è rappresentato dal capo del Mossad David Barnea e dal capo dello Shin Bet (sicurezza interna) Ronen Bar.
Intanto familiari degli ostaggi manifestano anche stasera a Tel Aviv, vicino al ministero della difesa, nella speranza di influenzare l'esito dei contatti nel Qatar. Un'altra manifestazione è in corso a Cesarea (a nord di Tel Aviv) di fronte alla residenza privata di Netanyahu, dove centinaia di dimostranti invocano non solo il rientro in tempi stretti di tutti gli ostaggi ma anche elezioni legislative anticipate.