Mustafa Nayem, numero uno dell'ente statale, ha lasciato l'incarico per «ostacoli sistemici»
KIEV - Il presidente dell'Agenzia statale ucraina per la ricostruzione, Mustafa Nayem, ha rassegnato le sue dimissioni citando «ostacoli sistemici» che gli «impediscono di esercitare» i suoi poteri «in modo efficace»: lo scrive oggi lo stesso Nayem su Facebook.
Secondo Nayem, dallo scorso novembre, il team dell'Agenzia «ha cominciato ad affrontare una costante opposizione, resistenza e la creazione di ostacoli artificiali».
«Ovviamente, non sempre ci siamo adattati allo stile e alla squadra della pubblica amministrazione di oggi. E non escludo che ci saranno tentativi di perseguitare e screditare il nostro lavoro nell'area pubblica. In realtà è una cosa che va avanti da tempo. Sono pronto e prima delle mie dimissioni ho fatto appello a tutte le forze dell'ordine e alle autorità di vigilanza affinché adottino tutte le misure per verificare la legalità e la trasparenza delle decisioni prese dall'Agenzia», prosegue il funzionario.
«Comprendo la responsabilità che spetta alla nostra squadra, adempirò alle mie funzioni fino a quando il Governo non deciderà sulle mie dimissioni e trasmetterà la questione ai successori», conclude.