Un 40enne ha confessato il duplice omicidio, legato probabilmente a una teoria di QAnon
LOS ANGELES - Un uomo californiano ha ucciso in Messico i suoi due figli di due anni e di 10 mesi con un fucile da pesca subacquea, perché pensava avessero ereditato il "DNA del serpente" dalla madre e fossero «destinati a diventare dei mostri».
Il "DNA del serpente" si riferisce probabilmente a una teoria divulgata da QAnon, quella del "popolo lucertola", secondo cui una cabala nascosta di umanoidi rettiliani che si atteggiano a persone gestiscono segretamente i governi e controllano gli affari del mondo.
Matthew Taylor Coleman, 40enne proprietario di una scuola di surf in California, come riferito dalle autorità federali ha confessato di aver ucciso i bambini dopo essere stato arrestato alla frontiera. La sua scomparsa era stata denunciata dalla moglie il 7 agosto, dopo che l'uomo aveva lasciato la sua casa di Santa Barbara insieme alla figlia di 10 mesi e al figlio di due anni senza dire dove andava. Non rispondendo ai messaggi della moglie, la donna ha chiamato la polizia che attraverso lo smartphone dell'uomo è riuscita a localizzarlo a Rosarito, in Messico.
Secondo l'FBI il 40enne ha sparato ai bimbi al petto con un fucile da pesca subacquea ed è stato arrestato dalla polizia di frontiera mentre cercava di rientrare da solo negli Stati Uniti due giorni dopo.
Dai documenti depositati in tribunale si è appreso che gli agenti hanno trovato «quello che sembrava essere sangue» sui documenti nel suo veicolo, e la polizia messicana ha rinvenuto i corpi di due giovani vittime che corrispondono alla descrizione dei bambini di Coleman in un fosso. Lui stesso ha poi identificato le vittime.
L'uomo - che comparirà in tribunale il 31 agosto - ha ammesso il duplice omicidio con le autorità federali, spiegando che «credeva che i suoi figli sarebbero diventati dei mostri». «Ho dovuto ucciderli», ha aggiunto.