L'operazione SOGA VIII dell'Interpol ha toccato 28 Paesi. Inclusa la Svizzera. Arrestate circa 1'400 persone
LIONE - Dall'11 giugno all'11 luglio. Un mese intero in cui l'attenzione di centinaia di milioni di persone in tutta Europa (e non solo) era sintonizzata sugli attesissimi Campionati Europei di Calcio 2020, posticipati di un anno a causa della pandemia. Attesissimi dagli amanti del pallone ma anche da centinaia di malintenzionati, come mostrano le cifre dell'operazione SOGA VIII (l'acronimo sta per "soccer gambling") coordinata dall'Interpol.
Vediamone qualcuna: 28 Paesi coinvolti (inclusa la Svizzera); circa 1'400 persone in manette tra Asia ed Europa; l'equivalente di 7.9 milioni di dollari confiscati e decine di computer e smartphone sequestrati, collegati a una rete di scommesse da 465 milioni di dollari.
Una fetta importante dell'operazione è stata portata a compimento a Hong Kong, con l'arresto di oltre 800 persone, quasi 2.7 milioni di dollari in contanti recupera e decine di documenti in cui erano contabilizzate giocate per centinaia di milioni. «La nostra esperienza collettiva ci ha consentito di anticipare i collegamenti tra i giri di scommesse e le loro controparti illegali durante Euro 2020», ha spiegato Wong Hai, il numero uno dell'Organized Crime and Triad bureau della Polizia di Hong Kong.
Il "bottino" del filone SOGA
L'operazione, commenta l'Interpol, ha messo in luce un chiaro spostamento verso le attività online, con i gruppi criminali pronti a sfruttare i vantaggi "offerti" dalle moderne tecnologie finanziarie. Attraverso il filone SOGA, l'Interpol ha arrestato negli anni un totale di 19'100 persone, ha confiscato contanti per più di 63 milioni di dollari e chiuso oltre 4'000 bische (che avevano in gestione più di 7.3 miliardi di dollari di scommesse).