L'autobus su cui viaggiavano era diretto in Costa Rica. La destinazione finale erano però gli Stati Uniti
PANAMA - Almeno 39 persone sono morte ieri a Panama nell'incidente di un autobus di migranti in viaggio verso gli Stati Uniti, secondo quanto hanno annunciato le autorità panamensi.
Il presidente, Laurentino Cortizo, ha espresso su Twitter la sua «grande tristezza» per l'incidente avvenuto a Gualaca, nella provincia di Chiriqui, circa 400 km a ovest della capitale. L'autobus sul quale viaggiavano 66 persone era noleggiato dal governo panamense per traghettare i migranti in Costa Rica a un costo di 40 dollari. Tra i feriti anche dieci bambini tra i quattro e gli undici anni, di cui tre versano in «condizioni critiche».
I migranti «venivano trasportati dal Darien, al confine con la Colombia, verso una struttura di accoglienza in Costa Rica», ha aggiunto il capo dello Stato nel suo tweet.
Il bilancio potrebbe essere ancora provvisorio, visto che le autorità hanno reso noto che «informazioni preliminari purtroppo indicano che 39 persone hanno perso la vita», mentre erano 66 le persone a bordo del veicolo, compresi il conducente e il suo assistente.
«Questa notizia è deplorevole per Panama e per la regione. Il governo porge le sue condoglianze ai cari di coloro che sono morti in questo incidente e ribadisce il suo impegno a continuare a fornire aiuti umanitari e condizioni dignitose» ai migranti, ha scritto il presidente sempre su Twitter.
Il ministro degli Esteri di Cuba, Bruno Rodriguez, ha informato via Twitter che tra le vittime figurano anche migranti cubani, mentre le autorità di Panama non hanno specificato dettagli relativi alla nazionalità delle vittime.
Il numero di migranti irregolari diretti negli Stati Uniti che arrivano a Panama via terra è quasi raddoppiato in un anno, raggiungendo un record di 248'000 nel 2022. Più della metà dei migranti che attraversano la selva del Darien sono venezuelani, mentre il resto sono haitiani, cubani e anche africani e asiatici.