Gli evacuati sono più di 5000.
FORLÌ - Nell'intera provincia di Cesena-Forlì il conto delle vittime è salito a otto: a tre forlivesi si aggiungono un uomo a Ronta di Cesena, la moglie ritrovata sulla spiaggia di Zadina di Cesenatico e un uomo travolto dalla frana a Montiano nel Cesenate.
Tre delle vittime sono state ritrovate a Forlì: oltre all'anziano morto ieri sera in via Firenze vicino agli argini del Montone, i Carabinieri hanno recuperato in mattinata due corpi, un uomo e una donna che erano dispersi da ieri sera. La loro assenza era stata segnalata da alcuni parenti. Le persone evacuate, ha detto il ministro per la protezione civile Nello Musumeci, sono almeno 5 mila.
I fiumi esondati - Sono 14 i fiumi esondati in uno o più punti. Le inondazioni hanno interessato anche grandi centri abitati: Cesena, dove ieri sera è tracimato il Savio, Forlì a causa dell'esondazione del Montone e soprattutto Faenza, già durissimamente colpita dall'ondata di maltempo di due settimane fa.
Anche il Lamone è esondato, ma a differenza di quanto successo nelle settimane scorse, la rottura dell'argine ha interessato anche il lato sinistro del fiume, quello rivolto verso il centro della città. L'acqua è rapidamente salita, in alcune strade, in alcuni casi anche oltre i primi piani. I soccorsi sono andati avanti per tutta la notte con elicotteri e gommoni e con persone che sono salite sui tetti per chiedere aiuto.
I comuni dove ci sono allagamenti diffusi sono 23. Fra questi Bologna dove è tornato a esondare il torrente Ravone che ha completamente allagato via Saffi, importante arteria di accesso al centro della città. Migliaia, e attualmente impossibili da quantificare, le persone che sono state evacuate. Ovunque la raccomandazione, nei pressi degli argini dei fiumi, di salire almeno ai piani alti delle abitazioni.
Comunicazioni in tilt - Intanto, le comunicazioni regionali sono in tilt: ferrovie chiuse, autostrada parzialmente allagata, strade statali chiuse in vari tratti. In molte zone ci sono blackout elettrici e le comunicazioni telefoniche sono pressoché ovunque molto complicate. In collina e montagna si contano circa 250 frane. Si attende che smetta di piovere nel pomeriggio. Nel frattempo l'allerta rimane massima.
Il maltempo ha investito anche altre regioni italiane: allerta arancione in Marche e Toscana, gialla in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Lazio, Molise, Puglia, Umbria e Veneto
Circolazione ferroviaria rallentata - Nel frattempo la circolazione ferroviaria è ancora rallentata sulla linea Bologna-Firenze a causa del maltempo e viene regolata tramite l'utilizzo di un unico binario tra Bologna San Ruffillo e Grizzana. I treni viaggiano con riduzione precauzionale della velocità nel tratto interessato, informa Trenitalia. Gli InterCity ed i Regionali possono registrare un maggior tempo di percorrenza fino a 25 minuti.
Vertice in sede protezione civile - Intanto, si è appena concluso un vertice al comitato operativo, presieduto dal ministro Musumeci, nella sede della Protezione civile italiana. In collegamento anche il presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini. La premier italiana ha ribadito la massima disponibilità da parte del Governo per supportare la Regione nell'emergenza.
Il ministro per la protezione civile italiana, Nello Musumeci ha dichiarato che "siamo pronti ad un piano nazionale per affrontare le piogge abbondanti e i lunghi periodi di siccità, perché occorre una rilettura del territorio. Lavoreremo con gli altri ministeri e sarà possibile realizzarlo entro otto mesi o un anno".
«A pochi giorni dall'anniversario della prima scossa di terremoto del 2012, non esito a dire che siamo di fronte ad un altro terremoto per portata dei danni del maltempo in Emilia-Romagna», ha detto dal canto suo il presidente di regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini.