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La Russia ha sconsigliato ai propri cittadini di viaggiare in Medio Oriente. Lufthansa ha fermato i voli verso Teheran
TEL AVIV - Il governo di Tel Aviv è pronto a reagire a un attacco iraniano con droni e missili che viene giudicato da più parti «imminente».
Il primo ministro Benjamin Netanyahu spiega che i piloti dei caccia F-15 sono «pronti ad adempiere alle proprie responsabilità nei confronti della sicurezza di Israele, in difesa e in attacco». Netanyahu ha aggiunto: «Siamo in tempi difficili. Siamo nel mezzo di una guerra a Gaza che continua con tutta la sua forza. Inoltre, stiamo continuando negli sforzi incessanti per recuperare i nostri ostaggi, ma ci stiamo anche preparando per le sfide su altri fronti». In caso di attacco contro infrastrutture governative e militari israeliane, Il governo potrebbe ricorrere a ulteriori ritorsioni.
Le missioni diplomatiche occidentali hanno approntato piani di evacuazione d'emergenza, ma anche la Russia ha sconsigliato ai cittadini di recarsi in Medio Oriente. «Raccomandiamo fortemente ai cittadini russi di astenersi dal recarsi nella regione, in particolare in Israele, Libano e territori palestinesi, tranne in casi di estrema necessità», ha dichiarato il ministero degli Esteri di Mosca. «La situazione di tensione nella regione del Medio Oriente persiste». Mosca aveva sconsigliato di recarsi nell'area fin dalle ore successive all'attacco del 7 ottobre.
Anche le uniche due compagnie aeree occidentali con base a Teheran hanno sospeso i voli verso la capitale iraniana. Lufthansa ha preso questa decisione già lo scorso fine settimana e nelle scorse ore ha aggiunto che lo stato di cose resterà tale fino al 13 aprile. Austrian Airlines volerà ancora nella giornata di giovedì, ma sta modificando gli orari per evitare uno scalo notturno.
