Queste nazioni «intendono inviare oggi un messaggio ai palestinesi e al mondo intero: il terrorismo paga», secondo il ministro Katz
TEL AVIV - Il ministro degli Esteri Israel Katz ha ordinato «l'immediato ritorno in Israele» degli ambasciatori in Irlanda e Norvegia «per consultazioni, alla luce della decisione di questi Paesi di annunciare il riconoscimento di uno Stato palestinese».
Katz ha denunciato che «Irlanda e Norvegia intendono inviare oggi un messaggio ai palestinesi e al mondo intero: il terrorismo paga».
Oslo, ha annunciato poco fa il primo ministro Jonas Gahr Støre, riconoscerà lo Stato palestinese dal 28 maggio. Dal canto loro, il primo ministro irlandese Simon Harris e il ministro degli Esteri Micheál Martin parleranno alla stampa stamattina e ci si attende che facciano lo stesso.
«Israele - ha detto Katz - non sarà compiacente con chi vuole minarne la sovranità e ne mettono in pericolo la sicurezza».
Il ministro ha poi ammonito che se la «Spagna realizzasse la sua intenzione di riconoscere uno Stato palestinese, un passo simile verrà fatto nei suoi confronti». Una comunicazione sul tema è infatti attesa, sempre per oggi, pure dal premier iberico Pedro Sanchez.
«La parata della stupidità irlandese-norvegese non ci scoraggia, siamo determinati a raggiungere i nostri obiettivi: restituire la sicurezza ai nostri cittadini con la rimozione di Hamas e il ritorno dei rapiti. Non esistono obiettivi - ha concluso - più giusti di questi».