Un portale di dissidenti attribuisce l'attentato contro l'ex presidente ad «agenti di sicurezza speciali»
TEHERAN - L'ex presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad è sopravvissuto a un tentato omicidio dopo che la sua auto è stata sabotata da «agenti di sicurezza speciali» che volevano ucciderlo. Lo riporta Iran International, portale di dissidenti iraniani con sede all'estero, citando una fonte informata sugli eventi.
Secondo la ricostruzione, l'auto dell'ex presidente, una Toyota Land Cruiser, era stata affidata all'unità competente all'interno dell'istituzione presidenziale per una riparazione relativa a un problema al funzionamento dell'aria condizionata, due giorni prima di un viaggio in programma a Zankan, nel nordovest del paese, in occasione di una cerimonia religiosa.
L'auto sarebbe stata sequestrata da questi agenti e portata, invece che al centro di riparazione, in un luogo segreto dove sarebbe stata sabotata prima di essere riconsegnata, con la «falsa affermazione» che il condizionatore era stato riparato.
La sera prima del viaggio in programma, il capo della sicurezza ha fatto un'ispezione di routine sul veicolo di Ahmadinejad e, rendendosi conto che il condizionatore era ancora rotto, ha chiesto all'ex presidente di utilizzare un'altra auto per il viaggio.
La Toyota Land Cruiser è stata comunque utilizzata da alcune guardie del corpo di Ahmadinejad e durante il tragitto l'autista ha improvvisamente perso il controllo dello sterzo e dei freni, l'auto si è girata su se stessa più volte nel traffico mentre correva ad alta velocità, ha quindi colpito la barriera centrale della strada e si è scontrata con un altro veicolo del convoglio di Ahmadinejad, per poi fermarsi sbattendo con un'altra automobile, causando leggere ferite al conducente.
Le fonti non hanno specificato a quale organizzazione appartenessero gli «agenti di sicurezza speciali» che hanno sequestrato l'auto di Ahmadinejad ma, secondo il portale, alcuni reparti delle Guardie della rivoluzione hanno l'autorità di prendere l'auto dell'ex presidente senza coordinarsi con le guardie del corpo.