Continua la corsa contro il tempo dei soccorritori birmani mentre la terra in Myanmar trema ancora: nella notte altre due scosse.
MANDALAY - Due scosse di terremoto si sono susseguite nelle ultime ore in Myanmar, dopo quelle potentissime (7.7 e 6.4) di venerdì: alle 10.20 locali (le 03.50 svizzere) l'istituto geosismico americano (Usgs) ha registrato un sisma di magnitudo 5.1 nei pressi della capitale Naypyidaw a una profondità di 10 km, preceduta di circa 9 ore da una di 4.2 a Shwebo, circa 70 km a nord di Mandalay.
Trovata viva dopo 30 ore - Intanto sul terreno i soccorritori birmani hanno estratto una donna viva dalle macerie di un condominio crollato a Mandalay. Lo hanno constatato i giornalisti dell'Afp, 30 ore dopo che un devastante terremoto ha colpito il Myanmar con migliaia di morti. Gli applausi sono risuonati quando Phyu Lay Khaing, 30 anni, è stata tirata fuori dallo Sky Villa Condominium dai soccorritori dalle macerie e poi riposta con cura su una barella.
Novanta persone ancora sotto - Suo marito Ye Aung, che aspettava con ansia notizie, l'ha abbracciata mentre la barella veniva sollevata. «All'inizio, non pensavo che fosse viva», ha detto Ye Aung in attesa che la moglie emergesse dai detriti. «Sono molto felice di aver ricevuto buone notizie», ha aggiunto il commerciante, che ha due figli: William di otto anni ed Ethan di cinque.Un funzionario della Croce Rossa ha reso noto che più di 90 persone potrebbero essere rimaste intrappolate sotto i resti del condominio.
Il bilancio (provvisorio) - La giunta al potere in Myanmar ha affermato ieri in una dichiarazione che almeno 1'644 persone sono state uccise e più di 3.400 ferite, con almeno altre 139 disperse. Ma con comunicazioni inaffidabili, la vera portata del disastro rimane poco chiara e lontanissima dalla sua vera entità, che stime prudenti, come quella degli esperti dell'istituto geosismico Usa (Usgs), collocano in una vasta forbice fra i 10mila e i 100mila. Gran parte della popolazione birmana, infatti, vive lungo la faglia di Sagaing, il punto di incontro tra la placca indiana e quella eurasiatica.
Guerra civile - La guerra civile esplosa dopo il golpe militare del febbraio 2021 e che prosegue anche nel dopo-terremoto - ieri si sono registrati raid dell'esercito contro i ribelli anche non lontano dall'epicentro del sisma -, ha decimato il sistema sanitario, esponendo il Paese a una grave crisi. E in queste ore si si riscontra una penuria no solo di cibo, ma anche di medicine.
Le due violenti scosse - Il terremoto superficiale di magnitudo 7,7 ha colpito a nord-ovest di Mandalay nel primo pomeriggio dell'altro ieri, seguito pochi minuti dopo da una scossa di assestamento di magnitudo 6,7. Le scosse hanno distrutto edifici, abbattuto ponti e piegato strade in ampie zone del Myanmar, con una massiccia distruzione a Mandalay, la seconda città più grande del Paese e che ospita oltre 1,7 milioni di persone.