L'insediamento porta sconforto tra i sostenitori del movimento QAnon. Alcuni mollano, altri ipotizzano nuove teorie
WASHINGTON D.C. - Aspettavano una tempesta che alla fine non è arrivata. L'insediamento ieri di Joe Biden, diventato ufficialmente il 46esimo presidente nella storia degli Stati Uniti, ha diffuso sconforto e malumore tra i sostenitori di QAnon, la teoria complottista ed eversiva di estrema destra - già smentita e priva di qualsiasi fondamento - che aveva individuato in Donald Trump una sorta di Messia.
Dopo aver trascorso anni evocando assurdi complotti, amplificati a livello globale grazie alla velocità delle reti sociali, i loro occhi erano puntati ieri su Capitol Hill, in attesa che il tanto atteso «grande piano» contro un presunto "deep state" venisse messo in atto. E invece, ovviamente, non è accaduto nulla: Trump se n'è andato, Biden ha giurato e tutto si è concluso pacificamente. Niente arresti di massa né colpi di stato bagnati dal sangue.
«Nessun piano. Nessun Q. Nulla»
Sui vari canali social del movimento, come riportano i media statunitensi, l'onda di sconforto non si è fatta attendere, dividendo così gli animi tra gli estremismi più granitici di chi continua a «credere nel piano» e chi invece si è sentito tradito ed è forse pronto a fare un passo indietro. «È tutto chiaro ora. Nessun piano. Nessun Q. Nulla», ha scritto - riferisce l'agenzia Reuters - l'utente di un canale Telegram con oltre 18mila utenti iscritti.
«Qualcuno ha idea di cosa dovremmo aspettarci ora?» E questa domanda forse riassume al meglio lo stato d'animo della community complottista, che secondo Jared Holt, ricercatore del think tank Atlantic Council, non era mai apparsa tanto scoraggiata. Lo stesso ha detto alla CNN Daniel J. Jones, presidente di Advance Democracy. «Anche i più convinti seguaci di QAnon sono nello scompiglio. Dopo anni di attesa per il "Grande Risveglio", sembrano veramente sotto shock dopo aver visto che» l'insediamento di Joe Biden si è svolto pacificamente.
La vecchia teoria ha fallito? Eccone subito una nuova...
In un sondaggio condotto in un altro canale Telegram, che ha collezionato oltre 36mila voti, il 20% degli utenti prevedeva che durante l'Inauguration Day non sarebbe accaduto nulla. Poco più di un terzo invece (34%) è convinto che Trump e le forze militari «abbiano un piano per fare ritorno nel prossimo futuro». E infatti non manca chi ha già spostato il traguardo di qualche settimana, indicando nel prossimo 4 marzo una possibile data per il ritorno in campo dell'ex presidente.