Il segretario di Stato Blinken ha avuto un colloquio con il ministro degli Esteri russo Lavrov
WASHINGTON - Il segretario di Stato Usa Antony Blinken, nel corso della telefonata con il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov, ha sollecitato Mosca «a perseguire la via diplomatica», chiedendo «una immediata de-escalation russa e il ritiro delle truppe e dell'equipaggiamento militare dai confini ucraini» e ammonendo che «una ulteriore invasione dell'Ucraina avrà conseguenze rapide e severe». Lo riferisce il dipartimento di Stato Usa. I toni sono gli stessi usati ieri dall'ambasciatrice Usa alle Nazioni unite durante la riunione del Consiglio di sicurezza.
Blinken ha sottolineato la disponibilità degli Usa a continuare, bilateralmente e insieme agli alleati e partner, uno scambio sostanziale con la Russia «sulle nostre reciproche preoccupazioni di sicurezza». Il segretario di Stato ha inoltre ribadito l'impegno americano rispetto alla sovranità e all'integrità territoriale ucraina, «come pure il diritto di tutti i Paesi a determinare le loro politiche estere e le loro alleanze».
Lavrov, da parte sua, ha confermato all'agenzia Tass l'apertura da parte di Washington. Nel frattempo il Cremlino, tramite il portavoce Dmitry Peskov, ha spiegato che Mosca non ha ancora risposto alle proposte Usa sulla sicurezza, contrariamente a quanto era circolato nelle scorse ore. «No, c'è stato un disguido. Quelle erano idee diverse su una questione leggermente diversa. Questa risposta è in preparazione e c'è stato semplicemente un disguido».
D'altro canto, gli USA hanno «ignorato questioni fondamentali» sulle garanzie di sicurezza chieste dalla Russia, secondo quanto dichiarato dal presidente russo Vladimir Putin, citato dalla Tass. «Spero che alla fine troveremo questa soluzione, anche se non sarà semplice», ha affermato Putin. L'Ucraina viene usata dagli Usa come uno «strumento» per il contenimento della Russia. «La Nato sostiene la libertà di scelta dei Paesi, ma è impossibile rafforzare la sicurezza di qualcuno a spese degli altri».