La tensione resta elevatissima dopo lo stallo tra Putin e Biden. Blinken: «La Russia potrebbe usare un falso pretesto».
Il cancelliere tedesco volerà domani a Kiev e martedì a Mosca, ribadendo a Putin le «gravi conseguenze» di un'eventuale invasione.
MOSCA / KIEV - Tutto pare ruotare attorno alla parola vento. I venti di guerra, che soffiano in queste ore sull'Ucraina. E le parole al vento; perché con queste sembianze appaiono oggi i lunghi colloqui telefonici intrattenuti ieri tra il presidente russo, Vladimir Putin, e il suo omologo statunitense, Joe Biden.
Una telefonata di un'ora che non è riuscita a smuovere nemmeno di un centimetro lo stallo, lasciando la tensione al massimo. Ma andiamo con ordine. Mosca ha a più riprese negato di avere intenzione di voler invadere l'Ucraina. Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov lo ha detto esplicitamente nella giornata di ieri. Al contempo, il Cremlino non ha però spiegato come si coniugano le presunte intenzioni pacifiche con il fatto di aver schierato circa 130mila soldati a ridosso del confine con la vicina Ucraina.
Per il segretario di Stato americano, Anthony Blinken, a Mosca potrebbe bastare una sola "scintilla" per giustificare l'invasione, anche facendo ricorso a un incidente fabbricato ad hoc. Un "casus belli" fatto in casa. «Nessuno dovrebbe sorprendersi se la Russia istigasse una provocazione o un incidente», ha detto Blinken, citato dall'agenzia Tass, «e lo utilizzasse per giustificare un'azione militare pianificata da tempo». E se così dovesse essere, la risposta, ha assicurato il segretario di Stato - facendo eco alle parole che hanno attraversato la linea diretta tra Washington D.C. e Mosca - sarà «rapida e molto dura». E «pesanti conseguenze» saranno pure quelle che il cancelliere tedesco Olaf Scholz prometterà a Putin durante l'incontro previsto martedì nella capitale russa.
Il cancelliere, che domani volerà a Kiev per un incontro con il presidente Volodymyr Zelenskiy, «chiarirà che ogni attacco contro l'Ucraina avrà gravi ripercussioni... e che nessuno dovrebbe sottovalutare la coesione tra l'Unione europea, gli Stati Uniti e il Regno Unito», ha affermato un funzionario tedesco citato dall'agenzia Reuters. «La situazione attuale è già di per sé destabilizzante» ha proseguito, precisando che Scholz ribadirà a Putin che «l'accumulo di truppe» al confine «può essere solamente interpretato come una minaccia».