Per il secondo semestre è però attesa una nuova crescita.
AMSTERDAM/CHIASSO - Lastminute.com ha chiuso il primo semestre con ricavi in calo, complici i problemi con Ryanair, ma con una redditività in aumento: e grazie all'intesa nel frattempo trovata con la compagnia aerea irlandese la seconda parte dell'esercizio è attesa in crescita.
Stando ai dati diffusi stamani, nel primo semestre la società attiva nel settore dei viaggi online con sedi ad Amsterdam e a Chiasso ha visto il fatturato scendere (su base annua) del 9% a 164 milioni di euro (154 milioni di franchi al cambio attuale). L'utile operativo è però salito del 2% a 70 milioni, mentre i profitti netti si sono attestati a 10 milioni, con un balzo del 35%.
Da luglio l'impresa è di nuovo autorizzata a vendere i biglietti di Ryanair: in precedenza il vettore aereo aveva negato l'accesso alla sua offerta. Al netto di questo influsso la prima parte dell'anno vede i proventi in crescita del 2% e una progressione dell'utile operativo dell'11%.
«I dati relativi al primo semestre confermano la nostra decisione strategica di concentrarci sul nostro prodotto principale, i pacchetti vacanza dinamici», afferma il Ceo Luca Concone, citato in un comunicato. «Ci aspettiamo che la nostra performance migliori nella seconda metà dell'anno: sarà sostenuta dall'attuazione delle nostre misure strategiche, dall'alta stagione estiva e dalla nostra nuova partnership con Ryanair».
Per conoscere la reazione della borsa alle novità odierne bisognerà attendere l'apertura del mercato alle 09.00. L'azione Lastiminute.com dall'inizio di gennaio ha perso il 29%, mentre sull'arco di un anno la performance è negativa nella misura del 31%.
Il gruppo Lastminute.com gestisce marchi quali Lastminute.com, Volagratis, Rumbo, Weg.de, Bravofly, Jetcost e Hotelscan. Attraverso i siti online e le applicazioni mobili in diverse lingue e numerosi paesi vengono raggiunti milioni di persone al mese. Per il gruppo lavorano oltre 1700 persone. La società aveva fatto parlare di sé anche per le indennità per lavoro ridotto ricevute in modo indebito durante la pandemia: nel 2022 l'allora presidente della direzione e altri dirigenti erano finiti in carcere; l'intero management era stato sostituito nel dicembre dello stesso anno.