Il fatturato dell'azienda sangallese è calato nel 2020
ZURIGO - Il produttore sangallese di impianti sanitari Geberit nel 2020 ha registrato un fatturato in flessione del 3,1% a 2,99 miliardi di franchi. Il giro d'affari è stato penalizzato da effetti di cambio negativi per 136 milioni di euro, ha comunicato oggi il gruppo. In valuta locale vi è stata un leggera crescita organica dell'1,3%.
Secondo Geberit, le restrizioni legate al Covid hanno portato ad una significativo calo, in particolare nel secondo trimestre. Tuttavia, questo è stato compensato nella seconda metà dell'anno. Nonostante la crisi, sono state inoltre conquistate ulteriori quote di mercato.
La performance è stata buona in Germania (+7,3%), Austria (+5,0%), Svizzera (+4,1%), Europa orientale (+3,2%) e Paesi nordici (+2,9%). È stata stabile nei paesi del Benelux. Le chiusure dei cantieri hanno invece influito negativamente sui ricavi nel Regno Unito e in Irlanda (-15,7%), nella Penisola Iberica (-10,9%), in Italia (-8,3%) e in Francia (-6,9%).
Gli effetti della pandemia sono evidenti anche in Medio Oriente e in Africa (-14,1%) e in Estremo Oriente/Pacifico (-7,2%). Nella regione Americhe il fatturato è cresciuto dell'1,7%.
Dopo un forte terzo trimestre, il ritmo di crescita è nuovamente rallentato nel quarto trimestre, ma solo in minima parte, viene sottolineato. Il fatturato da ottobre a dicembre ha raggiunto i 724 milioni di franchi, pari a una crescita organica del 6,8%, al netto degli effetti di cambio (+8,5% nel terzo trimestre).
La direzione prevede un margine EBITDA di circa il 31% nel 2020, sulla base di un «positivo sviluppo delle vendite» e delle basse spese di marketing e di viaggio dovute a Covid-19. Geberit pubblicherà i dati relativi agli utili e il rapporto annuale completo all'11 marzo.