Il marchio Polestar, nato da Volvo ci stupisce ancora una volta con questa versione speciale da 476 cv e 680 Nm di coppia.
La BST 270 è una versione speciale limitata che conta al massimo 270 esemplari. L'anno scorso ho provato la Polestar 2 in versione Long Range. L'avevo descritta per filo e per segno in un precedente articolo e mi aveva lasciato un'ottima impressione considerandola, in quel momento, una delle migliori elettriche sul mercato per potenza, qualità e prezzo. Quest'anno ho avuto modo di provare per un paio di settimane la nuova versione speciale BST 270. Cosa cambia e cosa migliora rispetto alla versione provata in precedenza?
BST sta per "beast" (la bestia) e identifica a pieno la potenza di questa vettura a trazione integrale che, con i suoi due motori elettrici da 476 cavalli e 680 Nm di coppia, le permettono di accelerare da 0 a 100 km/h in 4.4 secondi. A ogni accelerazione la potenza si sente tutta. Eccome! Ancora di più rispetto alla versione Long Range. Anche la velocità massima non è male: 250 km/h. In questa versione Polestar ha voluto dare il massimo a chi ama le auto sportive e ha scelto un assetto degno delle supercar più potenti: sospensioni Öhlins che sono più rigide della versione standard. Ma non è tutto, dal bagagliaio anteriore è possibile regolare gli ammortizzatori anteriori con un sistema a due vie Öhlins che possono essere regolate fino a 22 posizioni diverse. In poco tempo si può passare da una vettura da tutti i giorni a una da pista. Regolando gli ammortizzatori al massimo, infatti, l'auto diventa una bestia a tutti gli effetti e sulle strade di montagna, con un andamento veloce, l'auto sembra incollata alla strada e viaggiare su dei binari. L'ho provata in lungo e in largo per il Ticino, in città e sui passi di montagna, in tutte le occasioni si è dimostrata all'altezza. In alcuni cambi di direzione meglio rispetto alla versione normale. Nonostante Polestar non abbia le diverse modalità di guida è comunque un piacere da guidare: lo sterzo preciso, i freni Brembo sempre all'altezza, la risposta del pedale immediata, la potenza non ne parliamo (WOW) e le sospensioni sono il non plus ultra di questa Polestar 2 BST Edition 270.
Come per la versione provata in precedenza, anche questa ha degli elementi di color giallo-arancio che le donano un tocco di sportività in più rispetto alle versioni normali: le pinze dei freni e le cinture. In questa edizione sono andati oltre e hanno aggiunto una striscia nera verticale che parte dal retro fino al muso, tagliandola in due. Al centro del cofano hanno disegnato la cifra due per ricordare il numero del modello. E le sta benissimo. Gli interni sono minimi come la versione provata lo scorso anno, l'infotainment Android che permette di interfacciarsi con vari dispositivi. Anche la BST, come la versione precedente, è lunga 4,60 m, larga 1,99 m e alta 1,45 m.
È equipaggiata con un pacco batterie da 78 kWh agli ioni di litio e può essere caricata a corrente continua fino a 155 kW che le permettono di caricarsi da 10% al 80% in circa 30 minuti. È inoltre possibile caricarla a corrente alternata AC fino a 11 kW. L'altro aspetto positivo che ho riscontrato sia nella versione Long Range e questa versione più sportiva è la modalità di guida one-pedal che permette di recuperare l'energia guidando unicamente con il pedale del gas. Secondo me fondamentale soprattutto alle nostre latitudini dove le salite sono tante e le discese altrettante. Sfruttando a pieno il recupero energetico è possibile percorrere anche parecchi chilometri solo con l'energia recuperata. Durante le prove ho potuto calcolare che con un'andatura normale e il recupero impostato al massimo è possibile percorrere tranquillamente 440 km con il 100% di carica. Queste cifre non sono plausibili se la si porta in pista per divertirsi un po'.
Ero rimasto sbalordito con la versione Long Range, con questa versione mi sono divertito ancora di più. Sportiva, veloce, sicura in tutte le situazioni, comoda, una bestia su 4 ruote; questi sono solo alcuni aspetti positivi della Polestar 2 BST Edition 270.