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Junior, la svolta elettrica di Alfa Romeo Il B-suv progettato col nome di Milano è il primo passo del brand italiano verso le emissioni zero
È nata come Milano, ma Alfa Romeo ha le poi cambiato il nome in Junior, in seguito alle pressioni del governo italiano, che non voleva una parola che facesse pensare al “made in Italy” per un modello costruito in Polonia. Parliamo dell’auto che apre di fatto la transizione elettrica della casa del Biscione. La Junior è un suv compatto lungo 4,17, largo 1,78 e alto 1,5 metri che si presenta in una doppia versione, elettrica e ibrida. L’elettrica di base ha un motore a magneti permanenti da 156 Cv e una batteria da 54 kWh che assicura 410 km di autonomia in ciclo WLTP, ma secondo Alfa Romeo può toccare i 590 km in utilizzo urbano. La ricarica rapida fino a 100 kW consente di passare dal 10 all’80% in mezz’ora.
La Junior Veloce monta un motore anteriore da 240 Cv con differenziale Torsen e presenta un assetto ribassato di 25 mm rispetto alla base, con barre antirollio più rigide. Ma Junior sarà lanciata presto anche in versione ibrida con motore a tre cilindri 1.2 full hybrid in grado di spingerla fino a 150 km/h di velocità massima; accanto a questo propulsore presente una unità elettrica da 29 Cv che permette alla Junior di trascorrere fino al 50% del tempo di guida in città senza accendere il motore termico. In futuro arriverà anche la Junior Hybrid Q4 con un secondo motore elettrico sull’asse posteriore.
Quanto allo stile, la Junior ha due volti diversi: la versione Leggenda ha un frontale con una griglia nera con la scritta Alfa Romeo in corsivo; nella Progresso, invece, c’è una copertura di plastica per la calandra con il logo del Biscione. La tecnologia di bordo prevede la presenza dell’AI ChatGPT come assistente vocale e l’EV-Routing, servizio che calcola automaticamente le soste necessarie per ricaricare la batteria.
