Presa di posizione del Partito Comunista ticinese
I media hanno riferito della decisione del Gran Ducato del Lussemburgo di rendere i trasporti pubblici gratuiti e ciò nell’ambito dei provvedimenti governativi atti a ridurre l’inquinamento. Non è infatti un caso che anche i giovani che nel nostro Paese hanno scioperato nell’ultimo anno per il clima abbiano inserito tale rivendicazione nella loro petizione (PE34) corredata di 4’378 firme (primo firmatario Zeno Casella di Capriasca) attualmente ancora al vaglio del Gran Consiglio ticinese.
Il Lussemburgo, peraltro, non è un caso totalmente isolato: anche nella città metropolitana francese di Aubagne, nel comune svizzero di Friborgo, ecc. simili direzioni sono state prese. E persino nel Canton Ticino si potrebbe andare in questa direzione se il Gran Consiglio approvasse un atto parlamentare che il Partito Comunista ha avanzato già nel 2017, oltre un anno prima insomma degli scioperi per il clima!
Ci riferiamo alla mozione 1250 “Trasporti pubblici a prezzo calmierato” del 18 settembre 2017 di Massimiliano Ay, deputato del Partito Comunista, che rifiutando le conclusioni negative del Consiglio di Stato a riguardo, ha chiesto che il tema fosse discusso in una commissione del Gran Consiglio. Il Partito Comunista invita il legislativo quindi ad attivarsi a tal proposito: la mozione chiede infatti, attraverso un contributo fiscale prelevate alle aziende, di garantire la gratuità (almeno per alcune fasce sensibili di utenza) - o perlomeno una significativa calmierazione dei prezzi - del trasporto pubblico sul territorio cantonale.
Anche sul piano locale ci siamo già mossi: a Lugano Edoardo Cappelletti, consigliere comunale del Partito Comunista, ha proposto con mozione del 30 luglio 2019 di sancire la gratuità del trasporto pubblico cittadino per i giovani residenti fino ai 25 anni di età. Ipotesi che i candidati comunisti alle prossime elezioni comunali intendono sottoporre anche altrove.