Di Ornella Chiappini-Starnini, Candidata PLR - CC Lugano
LUGANO - Quant’è bella una città con i marciapiedi puliti, i fiori nelle aiuole e i cestini vuoti.
L’apparenza, di questo si tratta, per le città a vocazione turistica, è essenziale.
Un fiore all’occhiello anche per le città che, per esempio, puntano molto su un polo turistico congressuale.
Poi escono notizie che passano un po’ in sordina: nelle fogne di Lugano il Covid 19 era presente già a febbraio.
Tutti ne approfittano per rassicurare la popolazione: il virus non si diffonde attraverso l'acqua, dove riesce a sopravvivere solo poco tempo, e l’acqua potabile può tranquillamente essere bevuta senza problema alcuno.
Gli scarafaggi orientali (o blatte orientalis) sono i “simpatici” animaletti che vivono nelle nostre fogne ma non solo lì, si moltiplicano velocemente e se ne vanno per le città portandosi appresso di tutto di più sulle setole delle loro zampette. Mangiano qualsiasi cosa, rigurgitano la loro saliva e defecano ovunque capiti. Non hanno problemi a recarsi ai piani alti dei palazzi, sono ottimi arrampicatori.
Sono vivaci trasmettitori di malattie: intossicazione alimentare, salmonella, tubercolosi, tifo, dissenteria, epatite, gastroenterite, influenza gastrointestinale, verme solitario, eczemi, asma e, dulcis in fundo, pure gravi allergie.
I coinquilini degli scarafaggi sono i ratti. Anche loro, come veicoli di trasmissione di malattie, non scherzano: salmonella, leptospirosi, tifo. Senza andare a cercare il pelo nell’uovo con colera e peste.
Una città a vocazione turistica, dicevamo...
Una Città che ha a cuore la salute dei propri cittadini.
Facendo un giretto notturno in centro città si può notare che gli scarafaggi sono praticamente dovunque.
Gli assembramenti sono frequenti (movida scarafaggensis?). I ratti, più discreti, si sentono ma non sempre si riescono a vedere.
Ho spudoratamente fermato diversi abitanti del Centro (privati, bar, ristoranti, negozi) e ho chiesto loro come erano messi con scarafaggi e ratti. Ho ripetuto l’esercizio in diversi quartieri di Lugano.
Quasi tutti hanno visto scarafaggi in cantina, negli androni, sulle scale, nei locali, in strada, nei parchi giochi. in qualsiasi luogo in pratica.
I ratti, come dicevo prima, sono discreti, vedi il loro passaggio ma raramente li vedi.
Quando però ho chiesto loro cosa veniva fatto al riguardo, la risposta, unanime, è stata: pagare di tasca nostra le disinfestazioni periodiche (sono spese chiaramente non a carico del proprietario di casa ma che devono assolutamente essere fatte a salvaguardia della salute degli inquilini e che costano un botto).
Mi ha fatto male sentire le persone, specialmente se anziane, dire: non capisco come mai ci siano, la mia casa è pulita, mia moglie è bravissima ma non basta, la o il custode pulisce tutti i giorni ma loro tornano.
Un senso di vergogna e un disagio che non dovrebbero esserci.
Tranquilli, gli scarafaggi ci sono anche in studi medici e alle porte degli ospedali...
Cosa fa la Città?
Ospita colonie intere di scarafaggi e ratti... a salvaguardia della salute dei propri cittadini.
I numerosi contatti presi dai proprietari o dagli inquilini stessi con il Municipio, l’Ente di depurazione, i Pompieri e una miriade di altri uffici (anche non preposti), sono ormai decenni che cadono nel vuoto, vengono fatti rimbalzare tra un ente e l’altro, un ufficio e l’altro o vengono semplicemente illusi con promesse.
Da più di 4 mesi ci bombardano con norme igieniche che parrebbero essere state inventate solo alla nascita del Covid e riguardare solo il Covid.
Se fossero state conosciute prima, Lugano avrebbe messo regolarmente in preventivo una pulizia con relativa disinfestazione della rete fognaria, se fossero state conosciute prima si sarebbe potuto mettere a consuntivo una tale spesa in tutti i Comuni del Cantone.
Spero che la splendida Lugano non si areni all’apparenza e domani possa davvero dire di avere a cuore la salute dei suoi cittadini e di chi si ferma sul territorio.