Donatello Poggi, Fronte degli Indignati
BIASCA - Di fronte all’evidente e preoccupante appiattimento della politica ticinese, dove il PS (co-presidenza?) assomiglia sempre più al PLR e dove una Lega spenta, senza più nerbo e né vere idee sta per essere fagocitata dall’UDC quasi per proprio volere (?), una reazione da parte di chi non difende unicamente le proprie poltrone si impone!
L’esempio lampante di questo appiattimento l’abbiamo avuto con il voto sui ristorni (voto unanime!) dove, a parte i proclami domenicali, la Lega dei Ticinesi ha detto sì. Questo è quanto.
La situazione politica ticinese rispetto all’aprile 2019 è parecchio cambiata e c’è ora lo spazio per eventuali liste cosiddette “civiche” (rappresentanti della società civile), pronte a raccogliere il sostegno dei parecchi delusi da partiti o movimenti da troppo tempo sulla scena politica e ormai statici.
Forze politiche sempre più ripetitive, noiose e non più propositive.
I concetti di destra e sinistra, abusati e usati a piacimento, non hanno più alcun senso se non quello di non parlare dei veri argomenti.
La situazione rovinosa del Canton Ticino, cifre alla mano, è sotto gli occhi di tutti e l’autunno che sta arrivando ne darà un’ulteriore conferma.
Ricordiamoci che ci sono ancora in ballo da votare da parte del Parlamento i 500 mio di CHF della cassa pensioni dello Stato (!!!), ulteriore salasso per le finanze dello Stato e per i suoi contribuenti!
Per questi e altri motivi che andremo a spiegare a suo tempo, il comitato del “Fronte degli Indignati” ha deciso, nei giorni scorsi, di dire ancora la sua in vista del 2021 e 2023.
Giudichiamo inoltre positive esperienze nate da poco, come il movimento “Ticino e Lavoro” il che dimostra, semmai ce ne fosse bisogno, che il potere partitico si sta sempre più sgretolando e che nuove realtà della società civile stanno trovando il loro giusto spazio. Il continuo calo di partecipazione al voto è significativo. Perché?
Con i rappresentanti di “Ticino e Lavoro” c’è già stato un primo incontro ed è senz’altro auspicabile una più stretta collaborazione in futuro.