di Marko Antunovic, consigliere comunale di Locarno
Di recente ho inoltrato al Municipio un'interpellanza relativa a regali di Natale per le fasce più fragili della popolazione locale.
La Fondazione Francesco per l’aiuto sociale si propone di “realizzare e gestire progetti, rispettivamente strutture, destinati alle necessità primarie di persone in difficoltà, con particolare riferimento ad alloggio, vestiario e sostentamento”
La Fondazione ha cooperato all’elaborazione del progetto di Casa Martini di Locarno. Si tratta di un Centro sociale di prima accoglienza, operativo dallo scorso mese di febbraio in via Vallemaggia 26. Lo Stabile è di proprietà della Società Mutuo Soccorso Maschile di Locarno, che ne ha curato la ristrutturazione.
Fra Martino Dotta, noto per la sua opera con le persone più deboli, mi segnala quanto segue: “la media giornaliera di ospiti per i pasti (colazione, pranzo e cena) ruota attualmente attorno alle quindici-venti persone. Durante il giorno, registriamo pure il passaggio di diverse persone, che vengono anche solo a prendere un caffè o a scambiare due parole con gli altri ospiti o con i nostri operatori socio-educativi. In tempi normali, siamo in grado di accogliere a tavola sino a una sessantina di persone”.
La struttura propone anche pasti da asporto (negli ultimi mesi tale offerta è stata sollecitata da un numero ridotto di beneficiari). A titolo indicativo, tra aprile e maggio (quindi nel periodo più problematico del lockdown), questi pasti sono stati una quarantina al giorno.
Dal mese di luglio, la struttura propone l’accoglienza notturna, dando quindi la possibilità a persone prive di alloggio di poter avere temporaneamente un tetto sopra la testa. Al momento presente, ci sono 4 ospiti, mentre i posti-letto disponibili sono 16.
La prospettiva che persegue la struttura è di continuare a garantire i servizi, nel rispetto delle disposizioni sanitarie, ma soprattutto con la volontà di rispondere ai bisogni sociali che si presentano. Covid-19 e relative restrizioni permettendo, la Fondazione intende organizzare per il periodo natalizio occasioni di socializzazione sia in presenza, sia distribuendo pasti da asporto.
L’idea di questa interpellanza nasce dal desiderio di fare un piccolo gesto di “affetto” per far sentire il calore del periodo natalizio alla fascia della popolazione più fragile e bisognosa. Ho pensato a Casa Martini per tutto il mondo che ci ruota attorno, perché si occupa dei nostri concittadini che vivono un momento di particolare difficoltà offrendo un rifugio sicuro in caso d’emergenza, dando ristoro e aiuto per ricominciare. Casa Martini è nel primo anno di attività e non è finanziata da enti pubblici.
In collaborazione con Fra Martino abbiamo riflettuto su quale forma di regalo natalizio poteva essere gradita e utile agli ospiti di casa Martini. Suggeriamo tre possibili modalità di aiuto da parte del Comune:
- 50 confezioni-regalo per il Natale, del valore di 50 franchi
- 50 buoni-acquisto del valore di 50 franchi (di preferenza di una ditta che non vende bevande alcoliche e prodotti da fumo);
- 50 tessere valide per 10 buoni-pasto, del valore di 50 franchi, da ritirare o consumare a Casa Martini.
Sarà compito degli Operatori socio-educativi consegnare i doni natalizi, nell’una o altra forma.
Al momento, non si sa esattamente quante persone frequenteranno la struttura nelle giornate natalizie. Si prevede di aprire una lista d’iscrizione per i momenti più significativi: la sera del 24 dicembre, il giorno di Natale, la sera del 31 dicembre, il giorno di Capodanno e il giorno dell’Epifania. A causa delle limitazioni sanitarie attualmente in vigore, ma che potrebbero cambiare nel corso delle prossime settimane, si potranno ospitare in contemporanea solo un numero limitato di ospiti. La struttura non negherà a nessuno la necessaria accoglienza, soprattutto durante l’intero periodo natalizio!
Aiutare i nostri concittadini più bisognosi non è solo un dovere morale ma aiuta anche noi stessi a vivere meglio. Come dice Nicholas Cristakis della Harvard Medical School “se le persone intorno a me nel raggio di 1,5 km diventano felici, le mie probabilità di diventarlo aumentano del 25%” (risultato di uno studio condotto su 4'739 persone seguite dal 1983 al 2003)
Alla luce di quanto descritto, ho posto le seguenti domande al Municipio:
1. Il lodevole Municipio è disposto a finanziare il regalo di Natale per gli ospiti di casa Martini, in una delle forme indicata sopra?
2. È il lodevole Municipio anche disposto a valutare altre forme di sostegno duraturo a Casa Martini? Se sì, in quale forma?