Maruska Ortelli, Consigliera Comunale Lugano, Lega dei Ticinesi
Le bande giovanili esistono. Lo abbiamo scritto nella nostra interrogazione, ancora al vaglio dell’Esecutivo cittadino, lo scorso 9 novembre. La zona della pensilina Botta, in pieno centro a Lugano è diventato il punto d’incontro, anzi di scontro, tra gruppi rivali. Ragazzi, anche minorenni, che arrivano da Chiasso per picchiarsi con coetanei del Luganese. Una zona franca dove la polizia è già dovuta intervenire molte, troppe volte. Anche lo scorso fine settimana: giovani che si spintonano, si prendono a pugni e terrorizzano i passanti. Cosa vogliamo aspettare? Il morto, così da dire “eravamo a conoscenza del problema, ma…”. Ora è il momento di agire. Si deve partire dalla famiglia: mi chiedo infatti dove sono i genitori di questi ragazzi, come li hanno educati. Quale future generazioni gireranno in città? L’educazione in questo periodo difficile per tutti invece di essere la priorità, sembra essere stata accantonata per la stupidità di circa 300 adolescenti che si riuniscono per fare a botte. Il Municipio deve assolutamente intervenire tramite la polizia in maniera decisa: chi sgarra va punito. Se maggiorenne deve pagare un’ammenda salata, se invece si tratta di un minorenne dovrà essere la famiglia a farsi carico delle spese causate dal “pargolo”. Se tocchiamo il borsello alle persone, forse, qualche genitore tornerà a essere degno di tornare a essere chiamato tale. Lugano è una città per le famiglie, la perla sul Ceresio, non è un ring, un’arena dove la fanno da padrone scorrettezza e ignoranza.