di Sajeetan Kanakaratnam
Lo Stato dello Sri Lanka ha eseguito un altro atto orrendo nella sua politica di sradicamento dei monumenti dedicati alla conservazione della storia tamil.
L'8 gennaio 2021, il monumento commemorativo del genocidio dei Tamil di Mullivaikal, ospitato all'interno dell’Università di Jaffna, è stato raso al suolo e distrutto con l'aiuto dell'autorità.
Il monumento è stato inaugurato nel 2019 in occasione del decimo anniversario del genocidio di Mullivaikal ed è stato un luogo importante per la commemorazione delle vittime tamil.
Il monumento ha reso omaggio a migliaia di tamil che hanno perso la vita durante il genocidio compiuto contro i tamil del Eelam (Nord-Est dello Sri Lanka).
Solo nel maggio 2009, decine di migliaia di civili tamil hanno perso la vita e innumerevoli altri sono rimasti mutilati e feriti. Il massacro dei tamil ha raggiunto grandi dimensioni per quanto riguarda il genocidio a Mullivaikal, dove decine di migliaia di tamil sono stati massacrati a sangue freddo. Alcune associazioni e organizzazioni tamil della patria tamil stimano che fino a maggio del 2009 oltre 120’000 civili tamil abbiano perso la vita. Inoltre, 146'679 Tamil continuano a essere disperdersi, anche 12 anni dopo il genocidio di Mullivaikal.
La distruzione del monumento di Mullivaikal si aggiunge a una lunga lista di atti di genocidio perpetrati impunemente dalle forze autoritarie dello Sri Lanka sulla nazione dei tamil.
Nel frattempo è iniziato lo sciopero della fame da parte di alcuni studenti davanti all'Università di Jaffna, un modo per alzare la voce contro le ingiustizie dal popolo residente nel Nord-Est dello Sri Lanka. In Europa alcuni membri parlamentari, come il Signor Nikolaj Villumsen, membro del parlamento europeo, hanno iniziato a dare voce sottolineando le vicende avvenute a Jaffna.
Egli ha dichiarato che bisogna dar importanza a questo avvenimento e aiutare il popolo tamil per l’ottenimento della giustizia.