Marco Gianini, presidente Sezione PS e Usman Baig, coordinatore I Verdi, Massagno
MASSAGNO - Vi sono oggi argomenti forti per sfatare un mito e creare una nuova narrazione sulla famosa cittadella azzurra di Massagno: il PPD non ha più la maggioranza assoluta in voti dal 1996, ma la mantiene saldamente in Municipio e fruisce da trent’anni almeno della sotterranea, ma solida alleanza con il PLR.
Nessuna sorpresa quindi se, per la seconda volta, il posto di vicesindaco è stato riservato a un esponente del PLR, pur essendo membro della quarta formazione nel 2016, dopo PS e I Verdi e Lega/UDC, e della terza oggi dopo PS+I Verdi+Indipendenti con uno scarto del 6,6%.
Il gruppo PS+I Verdi+Indipendenti unito per ben due tornate elettorali ha ottenuto l’elezione di due municipali (+1) e 7 Consiglieri comunali (+1) e soprattutto un consenso popolare che passa dal 20.8% nel 2016 al 24.1% dei votanti nel 2021. In cinque anni da un elettore su cinque, a uno su quattro.
Le Sezioni socialista e i Verdi di Massagno esprimono da un lato una grande soddisfazione per i risultati conseguiti, che ripagano dell’impegno serio e competente profuso in questi anni, ma dichiarano pubblicamente dall’altro la propria indignazione per il fatto che sia stata negata la carica di vicesindaco. Tali decisioni sono interpretate come una dimostrazione della volontà di disconoscere il risultato della consultazione popolare e come un atto di profonda sfiducia nei confronti dei candidati PS eletti.